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 2020  agosto 17 Lunedì calendario

Il boom dei ritocchini. Colpa delle vidiochiamate

Mentre la pandemia continua a seminare vittime in tutto il mondo e l’economia globale va a picco, si registra un sorprendente trend: un vero e proprio boom di richieste di interventi di medicina e chirurgia estetica. È così negli Stati Uniti, dove gli studi dei chirurghi plastici sono stati presi letteralmente d’assalto, ed è così anche nel nostro paese, dove gli specialisti fanno addirittura fatica a soddisfare tutte le richieste. Secondo la Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre) dopo il lockdown si è registrato un incremento di circa il 50 per cento degli interventi. Confermano questo trend anche gli esperti dell’American Society of Plastic Surgeons che hanno stilato una classifica delle procedure maggiormente richieste sia da uomini che da donne: tossina botulinica, aumento del seno, filler riempitivi, liposuzione, addominoplastica. In particolare, le stime americane indicano un incremento del 10 per cento degli interventi di mastoplastica additiva, cioè la procedura chirurgica che ha lo scopo di aumentare il volume del seno. Si stima che gli interventi di mastoplastica additiva abbiano raggiunto un totale di 54mila solo in questa prima parte del 2020. A seguire, tra gli interventi più in voga negli Usa c’è la blefaroplastica, cioè un ringiovanimento delle palpebre, esigenza sentita soprattutto dalle donne ora che son costrette a uscire con la mascherina e a lasciare quindi scoperti solo gli occhi. Poi tra le richieste ricevute maggiormente dagli specialisti americani troviamo la liposuzione, il lipofilling del volto e l’addominoplastica. Mentre la rinoplastica è la più gettonata tra gli uomini.
IL VISO
Secondo la Sicpre, invece, gli interventi in Italia riguardano soprattutto il viso, seguono quelli sul lato B sia con protesi che con grasso (lipofilling glutei); filler anche su persone giovani; epilazione definitiva e luce pulsata. Anche nel nostro paese la mastoplastica additiva resta saldamente al primo posto della classifica degli interventi di chirurgia estetica più richiesti. Il seno grosso, a detta degli specialisti, continua a rappresentare un traguardo molto ambito nel campo della chirurgia plastica. Le motivazioni di questo boom di ritocchini post-lockdown sono varie: si va da quelle prettamente pratiche a quelle più profonde. I chirurghi estetici hanno riferito al New York Times che moltissime persone hanno sentito l’esigenza di sottoporsi a un «tagliando», soprattutto al viso, dopo aver visto la propria immagine «smunta» durante le numerose videochiamate o riunioni virtuali su Zoom nella fase di lockdown. Inoltre, gli specialisti segnalano «danni da mascherina». «Gli interventi più richiesti vengono da chi, a seguito dell’uso delle mascherine, per la mancanza di ossigenazione e l’assunzione di espressioni anomale dello sguardo ha subito alterazioni della pelle e dei contorni del volto», spiega Francesco D’Andrea, presidente della Sicpre. «In particolare si cerca di far scomparire con tecniche mini invasive come botulino e filler o con interventi chirurgici quali blefaroplastica e minilifting le rughe che sono comparse intorno alla zona oculare, sulla fronte e sugli zigomi e rimodellare così i lineamenti del viso», aggiunge.

GLI ESPERTI
Allo stesso tempo la mascherina può essere un’«alleata» per i pazienti che si sottopongono a un intervento di chirurgia estetica. Gli specialisti americani riferiscono che le donne sono molto più propense a eseguire interventi molto evidenti sul viso, come rinoplastica o lifting, perché la mascherina ne nasconderebbe i segni. Dietro la voglia di farsi un restyling ci sono anche motivazioni psicologiche, segno che la pandemia ha toccato corde anche molto profonde. È qualcosa che molti chirurghi plastici in Italia avevano previsto mesi fa. Secondo il chirurgo plastico Paolo Santanchè, è evidente «il bisogno della gente di ricominciare a vivere facendo qualcosa per sé e per il proprio aspetto». E continua: «Accade molto spesso che si decida di fare un intervento estetico o di chirurgia plastica per voltare pagina dopo un momento brutto. Un lutto, una separazione, un periodo deprimente o difficile che si vuole chiudere con un cambiamento tangibile». Un cambiamento, quindi, che si renda evidente anche dalla propria immagine.