ItaliaOggi, 14 agosto 2020
Il principato di Hutt River alza bandiera bianca
Il colpo di grazia è arrivato dal Covid-19. Ma già da un po’ le casse del Principato di Hutt River – la più antica micronazione d’Australia – non erano in salute: e proprio nell’anno del cinquantesimo anniversario della fondazione, il piccolo regno autodichiarato, dopo mille battaglie con il governo australiano ed essersi guadagnato una fama mondiale, è stato costretto ad alzare bandiera bianca. L’impatto economico della pandemia, assieme a un conto milionario presentato dal fisco australiano per tasse non pagate, ha messo la parola fine all’avventura iniziata nel 1970 da Leonard Casley, quando per uno scontro sulle quote di produzione del grano decise di dichiarare la sua fattoria nell’Australia occidentale, a circa 500 chilometri da Perth, territorio indipendente. Lui divenne principe e la moglie Shirley Joy principessa.E da una provocazione è nata una storia di successo mediatico, che ha valicato i confini australiani e che negli anni è diventata fenomeno turistico. Nei 75 chilometri quadrati del Principato, suddivisi in due enclavi in questa zona remota dell’Australia, abitano una trentina di persone.
La micronazione non è mai stata ufficialmente riconosciuta dal governo australiano, ma ha sempre agito come fosse uno Stato indipendente: aveva un governo, concedeva visti, rilasciava passaporti e patenti di guida, batteva moneta (il dollaro di Hutt River, scambiato uno a uno con il dollaro australiano), aveva la propria bandiera e soprattutto i propri francobolli, pezzi da collezione particolarmente ricercati dagli appassionati di mezzo mondo.
Nel febbraio del 2019, alla morte del principe Leonard (la principessa si era invece spenta nel 2013), sul trono è salito il figlio Graeme Casley, che si è dovuto far carico di un fardello di circa due milioni di euro, il conto presentato dal fisco. Un sogno lungo cinquant’anni si è interrotto la scorsa settimana quando, come racconta la Cnn, il sovrano ha dovuto vendere la terra per pagare questo debito.