Il Messaggero, 14 agosto 2020
Come cambiano le ricerche su Google
Sono stati mesi di pane e addominali, di serie televisive e acquisti per la casa. Sembrava che tutti i muri avessero crepe e le porte cigolassero. Con la ripresa post lockdown e il libera tutti, l’italiano si è scoperto comunque cambiato, sia per quanto riguarda lo shopping che per il tempo libero. Quantomeno a giudicare da una analisi condotta da Google trends e dall’Economist sull’andamento delle ricerche effettuate online, per parola o gruppi di parole. Un’indagine che ha preso in esame dalla prima metà del 2020 all’inizio di agosto, rapportando i risultati con l’anno precedente.
Un dato sopra tutti è quello secondo il quale il paese si è mostrato più digitalizzato, dunque più propenso ad acquisti online, con i pro e i contro di questa tendenza. Nei grafici delle scelte, la ripresa di una vita all’aria aperta ha fatto precipitare la vendita del lievito. Con buona pace di tutti i panificatori che hanno riempito i social delle pagnotte fatte in casa durante i mesi di chiusura. Gli acquisti sono tornati ai livelli di sempre, dopo mesi di frenesia e di ricerca folle sugli scaffali dei supermercati. E lo stesso è avvenuto per altri prodotti dello stesso genere, comprese le ricette e i robot-cuochi.
SALUTE E BELLEZZA
L’impennata della ricerca su temi come bellezza e salute ha avuto una evoluzione diversa. E se prima si cercavano le cyclette (per molti mesi è stato impossibile trovarne una da affittare) come bene primario, oggi si guarda con molto interesse alle biciclette. Non sembrano invece, aver perso appeal – e per di più a livello mondiale – i manubri per il sollevamento pesi (sic).
L’atteggiamento degli italiani sembra cambiato anche riguardo all’abbigliamento: nonostante l’aumento degli acquisti online di ogni genere e tipo avvenuti durante il lockdown, in particolare su Amazon, nei mesi di chiusura era stato registrato un grosso calo nelle vendite di vestiti e accessori vari. Da maggio in poi qualcosa è ripreso, ma a giudicare dai risultati di altre indagini, come quella effettuata da Microsoft advertising, con le riaperture sono aumentate del 120% le vendite delle scarpe. Come dire: si può ricominciare a camminare e a sfoggiarle. Secondo l’analisi, poi, gli italiani per il loro ritorno alla normalità hanno immaginato di trovare un nuovo lavoro (20%), di cambiare casa (15%), di vivere in modo più sostenibile (26%). Tanta voglia di ripartire, dunque, con prospettive diverse.
GLI ORIENTAMENTI
In ogni caso, l’andamento delle ricerche degli utenti su Google, non fornisce dati sulla quantità di ricerche effettuate per una data parola: si va da 100, che è il numero massimo di ricerche fatte nel periodo indicato (potrebbero essere centomila come un milione) a zero, un numero di ricerche abbastanza basso da non essere rilevato dal motore di ricerca. Ma i grafici delle tendenze lasciano comunque intuire dove si stiano orientando le scelte. Così improvvisamente si è impennata l’attenzione per le piante e il terriccio, per le sdraio e per le vacanze.
Tradimento assoluto, invece, verso l’amuchina e i disinfettanti in genere, tanto amata nei primi mesi dell’anno. Sembra perdere colpi anche Netflix, che ha catalizzato l’attenzione da febbraio in poi, ma il dato potrebbe essere anche influenzato dal periodo estivo, quando, generalmente, si sta meno davanti al televisore. A fatica è tornato ai livelli standard l’interesse per i ristoranti, mentre rimane al margine il cinema. La speranza è che, con l’autunno e i mesi più freddi – se il Covid darà tregua – le sale potranno tornare a riempirsi.