Il Sole 24 Ore, 12 agosto 2020
Un senatore prende 10 volte più di un consigliere comunale
Se hanno destato scandalo i parlamentari che hanno ricevuto i 600 euro per le partite Iva in difficoltà, discorso diverso vale per quegli amministratori locali che hanno chiesto il bonus. Nel primo caso, i richiedenti partono già da stipendi attorno ai 14mila euro. Nel secondo caso, un sindaco di una piccola città non arriva a superare i 900 euro mensili.
Tra stipendio di base, diaria e rimborsi i rappresentanti della Camera sfiorano i 14 mila euro mensili, mentre i senatori sono i più pagati, con i quasi 15 mila euro di stipendio. E questo nonostante dal 2005 gli uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama siano intervenuti più volti a ridurre il trattamento economico. In particolare, l’indennità mensile netta si aggira attorno ai 5mila euro (circa 10mila euro è l’indennità lorda). C’è poi la diaria, attorno ai 3.500 euro e spetta a tutti i parlamentari, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno. Ma sono previste decurtazioni per ogni giornata di assenza dai lavori parlamentari. I ministri eletti in Parlamento non hanno ulteriori benefit economici, mentre quelli che non hanno un posto nell’Assemblea possono guadagnare al massimo 4.500 euro.
Le cifre in busta paga lievitano quando si parla di amministratori regionali, nonostante i tetti e le limitazioni che si sono susseguite negli anni. I governatori non possono superare i 13.800 euro, mentre lo stipendio dei consiglieri deve essere inferiore agli 11.100. Compensi che variano da Regione a Regione. Ognuna decide in autonomia.
La retribuzione di un amministratore locale, invece, è direttamente proporzionale alla grandezza della città in cui è stato eletto. E così si passa dai pochi euro (a volte anche zero) previsti per i consiglieri dei paesi più piccoli, ai 1.200-1.500 euro dei loro colleghi di città più grandi come Roma o Milano. Stesso discorso per i sindaci. Il primo cittadino di Roma, ad esempio, percepisce circa 9.700 euro lordi al mese, niente a che vedere con i circa 900 euro destinati al primo cittadino di un’amministrazione di meno di mille abitante. Un assessore comunale di una grande città arriva a guadagnare anche 3.500 euro al mese.