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 2020  agosto 12 Mercoledì calendario

Perché i mancini hanno il dono dell’arte

Se si guarda a celebri esempi del passato come Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Marie Curie, Van Gogh, essere mancini sembra essere una gran fortuna. Anche oggi è una caratteristica di molti personaggi di successo, come Bill Gates e Barack Obama. In barba a chi riteneva il mancinismo qualcosa di sbagliato da correggere o addirittura una «diavoleria», oggi la preferenza verso la mano sinistra è segno di genialità e creatività. A dirlo non sono solo banali luoghi comuni, ma la scienza.
Il mancinismo, in effetti, è una caratteristica che ha da sempre affascinato gli scienziati e lo dimostra una letteratura scientifica molto ricca di pubblicazioni sull’argomento. Tante evidenze interessanti che vogliamo ricordare in vista della Giornata internazionale dei mancini, che si celebra domani con lo scopo di diffondere la conoscenza del mancinismo. 
LE STIMESi stima che nel mondo il 10 per cento della popolazione mondiale preferisca usare la sinistra. Una percentuale in aumento rispetto al passato, probabilmente per via del fatto che questa caratteristica non viene più corretta: secondo quanto riportava lo scorso anno il Washington Post, nel 1860 solo il 2 per cento della popolazione preferiva l’utilizzo della mano sinistra e nel 1920 la prevalenza dei mancini è salita al 4 per cento. La comunità scientifica concorda sul fatto che l’essere mancini sia legato all’organizzazione del cervello. In particolare, nei mancini ci sono funzioni, come linguaggio, memoria e creatività, che sono molto sviluppate sia a sinistra che a destra dell’emisfero cerebrale, mentre nei destrimani questo sviluppo si vede quasi solo nell’emisfero sinistro. Questo avrebbe una moltitudine di conseguenze. Il fatto di utilizzare più dei destrorsi l’emisfero destro rende i mancini più predisposti nelle arti figurative, visto che le capacità visuali sono collocate appunto in questa parte del cervello. 
CONNESSIONIPer lo stesso motivo, secondo uno studio dell’University College of London, i mancini hanno un’intelligenza verbale più sviluppata. La connessione particolarmente solida tra gli emisferi cerebrali li porta anche a reagire più velocemente agli stimoli e per questo sono avvantaggiati negli sport, come dimostra ad esempio uno studio australiano pubblicato sulla rivista Neuropsychology. Il fatto di essere costretti a vivere in un mondo pensato e organizzato per chi usa la mano destra li rende infine più flessibili e multitasking. 
I mancini sono particolarmente brillanti in alcuni campi specifici: la musica, la matematica, l’architettura, il gioco degli scacchi, ecc. In particolare, uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, ha evidenziato che i mancini sono insuperabili se si tratta di risolvere quesiti matematici impegnativi, specie tra gli adolescenti maschi, mentre sono pari agli altri nella soluzione di problemi più semplici. Al contrario, essere completamente destrorsi potrebbe accompagnarsi a uno svantaggio in matematica. 
EMOZIONILa mano dominante può determinare anche il modo di ordinare le emozioni nel cervello. Uno studio pubblicato dalla rivista Plos One ha scoperto che nei mancini la motivazione è associata ad un’attività più intensa nell’emisfero destro del cervello, mentre per i destrorsi è vero il contrario. Questo può avere implicazioni significative nella cura dell’ansia e dei disturbi dell’umore che a volte vengono trattati mediante stimolazione del cervello per intensificare l’attività neurale dell’emisfero sinistro. 
«Stando ai dati, questo trattamento utile ai mancini, potrebbe essere dannoso per i destrorsi e non andare incontro ai loro bisogni», ha spiegato uno degli autori dello studio, lo psicologo Geoffrey Brookshire.