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 2020  agosto 12 Mercoledì calendario

Olanda, via il genere dai documenti

A partire dal 2024 o al più tardi 2025 le carte di identità olandesi non riporteranno più il genere dei cittadini. Un annuncio rivoluzionario, che tuttavia non ha provocato quasi alcun dibattito nel paese. In una lettera indirizzata al parlamento all’inizio di luglio, nella totale indifferenza giornalistica e politica, la ministra dell’emancipazione Ingrid van Engelshoven ha annunciato la scomparsa della menzione «femminile» e «maschile» sui documenti di identità del paese a partire dal 2024-2025. Si tratta di una precisazione «inutile», ha dichiarato la ministra, sottolineando che aiuterà anche le imprese a evitare la registrazione del sesso dei propri dipendenti. Gli olandesi conserveranno l’indicazione del proprio genere sui loro passaporti, per essere in regola con le richieste dell’Unione europea.
La ragione di questa rivoluzione è quella di rispondere alle rivendicazioni politiche delle minoranze Lgbtq (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer) e soprattutto dei transgender, che non si sentono né uomini né donne. Questi ultimi rappresentano tra lo 0,6 e il 2,6% della popolazione olandese.
Le polemiche sul movimento antirazzista Black Lives Matter, nonché le peripezie del premier Mark Rutte a Bruxelles sul piano europeo di rilancio post Coronavirus, hanno in parte occultato la notizia. «Ma soprattutto», spiega a Le Figaro Kleis Jager, corrispondente a Parigi del giornale Trouw, «gli olandesi sono molto pragmatici. Essi non vedono come questa decisione possa nuocere alla loro vita, quindi l’accettano senza discutere».
Geerten Waling, giovane storica specializzata nella rivoluzione del 1848, si inquieta invece per l’assenza di un dibattito, «che pone un problema poiché accresce il divario tra le persone semplici, che vedono la realtà cambiare e non riconoscono più il loro mondo e le élite, che, lungi dal dare voce al malcontento, cedono alle minoranze più attive».
Nel frattempo, nelle toilette «neutre» create nelle università olandesi c’è chi giura di non aver visto mai entrare nessuno.