Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  agosto 12 Mercoledì calendario

I professori italiani di inglese non sanno l’inglese

Sono arrivato in Italia, ormai parecchi anni fa, come Vice-console al Consolato Generale Usa a Napoli. Buona parte del mio lavoro era di semplice rappresentanza. Giravo il Mezzogiorno, più o meno con la bandiera americana cucita sulle spalle, per fare «atti di presenza» in tutti i capoluoghi ma anche in comuni abbastanza sperduti. Immancabilmente, ovunque andassi, si tirava fuori l’insegnante d’inglese della scuola locale e mi veniva presentata davanti a un folto gruppo di autorità locali. Ho imparato presto che ciò era sempre un momento molto delicato.Perlopiù le poverine parlavano l’inglese come io parlavo il greco – cioè, per niente. La tecnica d’insegnamento doveva essere quella di stare una pagina o due davanti agli studenti sul testo… Così, appena sentivo «Wilkomm in our small city», rispondevo «La prego, sono arrivato da poco nel vostro bellissimo Paese e il mio italiano è ancora rozzo. Mi permetta di fare pratica con Lei». Così, guadagnavo gratitudine e «punti» per il mio paese e evitavo di far sfigurare davanti ai compaesani una che non aveva colpe. Facevo il mio dovere, come lei il suo...
La verità è che la «frode» non era delle insegnanti. Il Ministero gliela aveva imposta, dichiarandole «d’ufficio» insegnanti d’inglese – per seguire una politica di «modernizzazione» – quando fino a quel momento la lingua che veramente insegnavano era stato il francese. Quando lo Tsar delle Russie faceva portare i visitatori stranieri a visitare i «villaggi Potemkin», credi non si accorgessero della cartapesta?