Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  agosto 11 Martedì calendario

Quanto guadagna un politico in Italia?

Dai quasi 15 mila euro mensili di un senatore, ai pochi spiccioli di un sindaco di un Comune sotto i mille abitanti, arrivando al niente (o quasi) per i consiglieri comunali dei paesi. Mentre infuria la bufera, poco più di un mese sul referendum sul taglio delle poltrone a Camera e Senato, per i 5 parlamentari che hanno chiesto il Bonus Covid da 600 euro, in tanti puntando il dito contro gli stipendi dei politici. Ma è corretto sottolineare che tale livello non vale affatto per tutti.
Senatori, deputati, ministri
Vediamo quindi, partendo dall’indennità più alta, quanto denaro ricevono i politici a seconda del livello istituzionale. Un senatore, tra indennità base e vari altre voci di rimborso, riceve fino a 14.634,89 euro al mese. Mentre i deputati, sommando le varie voci, fino a 13.971,35 euro al mese. Va precisato che, tra i vari benefit, i parlamentari non pagano i trasporti su treni e compagnia di bandiera. I ministri della Repubblica eletti in Parlamento continuano a ricevere solo l’indennità riferita alla Camera di appartenenza. Mentre i ministri non parlamentari guadagnano circa 4.500 euro netti al mese, oltre ai rimborsi di diverse voci di spesa.
Il premier
Il premier Giuseppe Conte, che non riceve indennità parlamentare in quanto non eletto, riceve 114 mila euro lordi l’anno, cifra che ha tagliato volontariamente del 20%, così come deciso dal M5S prima delle elezioni politiche del marzo 2018. Secondo l’ultima denuncia dei redditi presentata prima di impegnarsi in politica, grazie alla sua professione di avvocato Conte aveva dichiarato un reddito molto più alto: 1 milione e centomila euro di reddito.
I governatori e i consiglieri delle Regioni
Lo stipendio di un presidente di Regione a statuto ordinario è stabilito a un massimo di 13.800 euro lordi al mese. Si tratta di un limite stabilito dalla Conferenza delle Regioni, insieme a quella delle indennità dei consiglieri regionali, che invece non può superare gli 11.100 euro. Alcuni esempi? Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti (segretario del Pd), sfiora i 13.800 euro lordi al mese. Stessa cifra del collega veneto Luca Zaia, di quello pugliese Michele Emiliano e di quella calabrese Jole Santelli. Il presidente della Liguria Giovanni Toti, invece, riceve poco meno: 13.764 euro lordi, 10.514,77 netti. Il netto percepito dal governatore campano Vincenzo De Luca è di 10.240 euro. Mentre l’indennità del governatore della Lombardia Attilio Fontana è circa 13.245 euro lordi al mese. Scendendo, si arriva ai 9.758 euro lordi di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna, che però percepisce una ulteriore indennità in quanto presidente della Conferenza Stato-Regioni.

I sindaci
Capitolo a parte vale per i Comuni, i cui sindaci percepiscono indennità stabilite in base al numero di abitanti. Virginia Raggi, sindaca di Roma capitale, riceve una indennità lorda di 9.762 euro. I sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia percepiscono 5.052 euro al mese netti (2.273 per un vicesindaco e 2.021 per un assessore). Il primo cittadino di un Comune sopra i 20 mila abitanti percepisce 3.677 euro al mese (1.471 per un vicesindaco e 1.103 per un assessore). Per arrivare agli 893 euro (sempre lordi) per chi amministra un Comune sotto ai mille abitanti, dove un vicesindaco riceve 357 e un assessore 268).

I consiglieri comunali
I consiglieri comunali ricevono in media 1.200-1.500 lordi euro al mese (a seconda dei gettoni correlati alle presenze) in una grande città come Milano (Qui il caso della consigliera milanese Anita Pirovano che si «autodenunciata» spiegandone i dettagli), fino a pochi spiccioli o addirittura niente nei Comuni più piccoli.