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 2020  agosto 06 Giovedì calendario

CHE DIAMINE È IL NITRATO DI AMMONIO? – FERTILIZZANTE DI FACILE REPERIBILITÀ, È DI PER SÉ INERTE, MA SE COMBINATO CON UN OLIO COMBUSTIBILE SI TRASFORMA IN UN POTENTISSIMO ESPLOSIVO, UTILIZZATO DAI TERRORISTI. MA ALLORA PERCHÉ A BEIRUT LO TENEVANO IN DEI NORMALISSIMI SACCHI? – I PRECEDENTI: NEL 1917 AD HALIFAX SI SCONTRARONO DUE NAVI CARICHE DI ESPLOSIVO E MORIRONO 2MILA PERSONE. IN TEXAS NEL 1947 CI FURONO 581 MORTI… – VIDEO -

Fra. Ian. per “la Stampa” Il nitrato d'ammonio è un fertilizzante di facile reperibilità, solubile in acqua e di per sé inerte. Ma se combinato con un olio combustibile si trasforma in Anfo (Ammonium Nitrate Fuel Oil), un potentissimo esplosivo. Per farlo esplodere serve soltanto un detonatore adatto.

Normalmente l'Anfo è utilizzato nell'estrazione del carbone. Come esplosivo è molto stabile e praticamente non può detonare accidentalmente, ma allo stesso tempo è soggetto alle variazioni di temperatura e umidità che ne possono modificare il tipo di esplosione.

Se la miscela non detona completamente si sviluppa una nube tossica ricca di biossido d'azoto: è questo il motivo per cui le autorità libanesi hanno ordinato l'evacuazione di Beirut a un gran numero di residenti.



In America è stato utilizzato da terroristi islamici nell'attentato del 26 febbraio 1993 alle Torri gemelle: morirono sei persone e ne rimasero ferite più di mille. L'altro attentato, sempre negli Usa, risale al 19 aprile del 1995 e fu compiuto a Oklaoma City da terroristi americani, i morti furono 168 e i feriti 672.

2 - IL FERTILIZZANTE USATO COME BOMBA DAI TERRORISTI E QUEI DUE CASI DI ESPLOSIONE NEI PORTI NEL '900 Matteo Sacchi per “il Giornale”

Ci sono tanti misteri, al momento, relativi alla tremenda esplosione che ha devastato il porto di Beirut. Forse li ricostruiranno gli esperti messi in campo dal governo libanese, forse no. Però esistono anche alcune certezze. Spesso nei porti ci sono accumuli di sostanze pericolose che possono portare a devastanti incidenti.

Questo non è il primo ci sono almeno due precedenti storici di sconvolgente tragicità: l'incidente di Halifax e il disastro di Texas City. Entrambi sono noti per essere le più devastanti esplosione registrate prima dell'invenzione degli ordigni nucleari. Il primo dato da registrare è che la capacità di carico delle navi è enorme e, spesso, il carico che portano può avere caratteristiche molto ambigue.

Nel caso di Beirut al centro della deflagrazione devastante, che meglio potrebbe essere descritta come una catena di deflagrazioni, c'è, secondo i primi rapporti, un enorme quantitativo di nitrato di ammonio. ESPLOSIONE A BEIRUT

Il nitrato di ammonio è fondamentalmente un fertilizzante e, come tale, era stoccato per un quantitativo di 2.750 tonnellate nel magazzino 12 del porto da più di 6 anni, dal 12 settembre 2013.

La caratteristica della sostanza, in condizioni normali molto stabile, è però quella di essere in grado di liberare ossigeno se coinvolta in reazioni chimiche debitamente innescate. Detto in soldoni: è la base di esplosivi molto amati dai terroristi, soprattutto miscelato a liquidi infiammabili (accadde nell'attentato di Oklahoma City nel 1995).

Nei porti può essere depositato in quantitativi però che nessun terrorista può sognare. I due esempi storici di cui parlavamo all'inizio possono darcene l'idea.

L'esplosione di Halifax è avvenuta il 6 dicembre 1917 in Canada. Halifax era fondamentale per rifornire Inghilterra e Francia coinvolte in pieno nella Prima guerra mondiale. Due navi cariche di esplosivi, di cui molti a base di nitrato di ammonio, la Imo e la Mont Blanc, si scontrarono. Divampò un incendio, che colpì soprattutto la Mont Blanc. Si intervenne per spegnerlo ma nessuno calcolò davvero cosa significava il fuoco attorno a una nave a pieno carico di sostanze termosensibili.

La popolazione di Halifax invece di scappare uscì dalle case e si mise a osservare la lotta contro le fiamme. Quando la Mont Blanc esplose sprigionò sul colpo un energia pari a 3 chilotoni (contro i 16 della bomba nucleare di Hiroshima). Vennero uccise 2mila persone, rasa al suolo qualsiasi struttura nel raggio di 1,6 kilometri. Il disastro di Texas City avvenuto il 16 aprile 1947 negli Usa è ancora più illuminante. La nave francese SS Grandcamp era stata caricata di nitrato a uso agricolo. ESPLOSIONE A BEIRUT

Nessuno era pronto a fronteggiarne la pericolosità era trattato come «concime». Quando il fuoco, per cause inspiegabili, iniziò a sprigionarsi dalla stiva l'equipaggio mise in atto procedure normali. Procedure che invece aumentarono la possibilità di innesco. Tutto questo mentre il vapore arancione prodotto dalla combustione attirava una folla di curiosi verso il molo.

L'esplosione improvvisa provocò 581 morti e più di 3mila feriti, radendo al suolo quasi mille edifici e creando esplosioni a catena su altre navi. Potenza stimata, 3,6 chilotoni. Ma, evidentemente, queste tragiche lezioni non sono state ancora apprese. ESPLOSIONE A BEIRUTESPLOSIONE A BEIRUT