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 2020  agosto 06 Giovedì calendario

Periscopio

La gente adesso risparmia di più di prima perché ha paura. Romano Prodi. Corsera.
Non sono mai stata femminista, semmai maschilista. Franca Valeri, attrice. (Aldo Cazzullo). Corsera.

Ci siamo conosciuti alla fine del liceo. Tutti e due avevamo la passione del cabaret. Abbiamo messo su un complessino sul modello de I Gufi e abbiamo iniziato a fare danni. Gino & Michele. (Annarita Briganti). la Repubblica.

Non credo proprio che Renzi staccherà la spina al governo giallo-rosso perché in Italia nessuno vuol governare davvero. Credo invece che la spina la staccheranno tre tsunami: economico, sociale, finanziario. Il primo è già in atto. Quello sociale scatterà in autunno, mentre quello finanziario arriverà nel 2021. Carlo Calenda. (Claudio Bozza). Corsera.

Nel mio ultimo libro dal titolo America, Disrupted racconto la destabilizzazione della vita americana e del posto degli Stati Uniti nel mondo in quel lasso di tempo che va dalle Torri Gemelle a Trump. Jill Lepore, storica americana e docente a Harward. La Stampa.

La mia specifica bravura giornalistica? Credo di essere stato chiaro, credibile e, nei limiti del possibile, onesto. Aggiungo: mai si troverà traccia di un intervento politico in mio favore perché avessi un incarico. Mario Cervi. (Giancarlo Perna). Libero.

«Viviamo in un mondo dove, purtroppo, non è tutto come nella Bibbia: di là il male, di qua il bene. A volte ci sono sfumature decisive. Niente e nessuno è mai come sembra. Neppure il nostro cardinale Giusti, per dire». Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone, Peccati immortali. Mondadori.

Ho scelto di riabilitare «l’italianità musicale» lavorando su Pagliacci e Cavalleria rusticana. Sono le opere più massacrate dai cantanti che cercano urli ed effettacci per fare presa sul pubblico. E dire che le grandi esecuzioni, Mugnone, Karajan, Bernstein, Toscanini… ci sono state. Vorrei far capire a questi ragazzi che Mascagni e Leoncavallo sono musicisti veri, sono l’espressione della musica italiana ad alti livelli, legata al grande verismo dei Verga, Capuana. Ma sono rovinate da chi non le conosce. Ricordo quando a 30 anni, appena arrivato al Maggio di Firenze, con Roman Vlad decidemmo di fare questi due titoli... lo scandalo degli intellettuali… Però vincemmo, perché il pubblico capì che non si può tradire il valore del nostro patrimonio musicale. Riccardo Muti, direttore d’orchestra. (Anna Bandettini). la Repubblica.

Dopo le sbornie ideologiche dei primi anni settanta la Feltrinelli entrò in crisi. Giangiacomo Feltrinelli era morto in maniera tragica. Si scoprirono debiti miliardari con le banche. Alla fine fu Inge Feltrinelli a ripianarli in gran parte con soldi propri. È stata una donna straordinaria. Lei e il suo compagno Tomás Maldonado hanno avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. Una vera amicizia che oggi mi manca. Salvatore Veca, filosofo. (Antonio Gnoli). la Repubblica.

Non l’ho scelto io, il mio pseudonimo, ma i funzionari della Siae. Non volevo utilizzare il cognome vero, per non passare da raccomandato di mio padre Mariano, che aveva un ruolo importante nella Ricordi. Avevo proposto una lista di oltre cento pseudonimi e, quando mi venne dato quello di Mogol, rimasi male, mi suonava cinese, temevo che sarebbe stato un flop. Ora fa parte del mio cognome e di quello dei miei figli. Mogol. (Emilia Costantini). Corsera.

Sono stata povera continuamente. Vengo dalla retorica del ’68. Per non essere come i nostri genitori borghesi, non abbiamo mai fatto i conti. Ci staccavano la luce e ridevamo. Un Natale mangiammo i fagioli della tombola, non c’era altro. Temo che Malcom, mio figlio, non l’abbia vissuta bene, questa cosa. Poi con mio marito si buttava giù una sceneggiatura e diventavamo ricchi per sei mesi. Gli amici si fermavano da noi a Roma anche per tre anni. Devo tutto a un droghiere di via Anapo, Virgilio Virgili, che ci ha sempre sfamati. Barbara Alberti, scrittrice. (Stefano Lorenzetto). Corsera.

Il mio panico è come un senso di morte imminente. È un panico che si alimenta soprattutto su se stesso. Gli attacchi duravano dalle due ore ai due giorni. Poi, come accade di solito, superata la paura stavo bene; ero quasi contento. Tornavo a nuova vita. Edoardo Boncinelli, genetista. (Antonio Gnoli). la Repubblica.

Il modello Topolinia è il modello che ho scelto io. Ho lasciato presto la casa dei miei, sono andato all’università a Pavia, ho incontrato Matteo B. Bianchi con cui ho fatto una fanzine, poi Francesco Salvi e nel Mega Salvi Show ho fatto anche la parte del maniaco di Gallarate, pensa un po’. Erano gli anni ottanta, i soldi a Milano sembravano nascere sugli alberi. Poi ho cominciato a sceneggiare fumetti. Tito Faraci, sceneggiatore di fumetti. (Roberta Scorranese). Corsera.

Lorenzo Cherubini. Voto: 6 e mezzo. Non è mai stato un campione di simpatia. Ma ora Jovanotti si è riscattato con un’impresa memorabile, compiuta in solitudine nell’arco di due mesi e diventata un documentario per Rai Play: 4 mila chilometri in bicicletta tra Cile e Argentina, lungo la Panamericana, la strada che dall’Alaska arriva fino alla Terra del Fuoco. Finalmente un’esibizione da uomo. Stefano Lorenzetto. Arbiter.

La musica fatta in streaming è una cosa orribile, nessuno pagherebbe un biglietto per vedere una cosa del genere! Per non dire di questi che parlavano continuamente avendo sullo sfondo delle miserevoli librerie, dei quadrettini del c...: è come se l’intellighenzia avesse svelato il proprio privato. Sono piccole cose ma che in realtà sono molto grandi e ti portano a un’illuminazione. Improvvisamente capisci e ti dici: «Ecco perché non ci siamo!». E anche dal punto di vista tecnico, dopo averci magnificato le meraviglie della rete ecco immagini che si fermavano, collegamenti che cadevano, si vedeva male, si sentiva male. Una vera caduta tecnica ed estetica ancor prima che politica o scientifica. Giovanni Lindo Ferretti, dressatore di cavalli e musicista. (Luca Valtorta). la Repubblica.

Tutti i nutrizionisti concordano sul fatto che i vegetali fanno bene. Si dice che i fagioli provochino la sindrome dell’«intestino gocciolante», ma a chi ha inventato questa panzana gocciola il cervello. Le lectine sono proteine presenti in molti cibi, che, in buona parte, si distruggono durante la cottura, quindi non possono danneggiare la mucosa dell’apparato digerente. Il marketing della paura se ne serve per vendere rimedi assurdi. Dario Bressanini, dietologo. (Stefano Lorenzetto). Corsera.

Chi non accetta il proprio destino, ne rischia uno peggiore. Roberto Gervaso.