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 2020  luglio 31 Venerdì calendario

La più grande fabbrica di ossigeno del mondo

Air Liquide investe in Sudafrica acquisendo lo stabilimento per la produzione di ossigeno più grande del mondo da Sasol per produrre ossigeno in maniera più pulita.
Il colosso francese del gas, Air Liquide (21,9 miliardi di euro di fatturato) ha firmato un accordo con la compagnia petrolifera sudafricana Sasol (4,9 miliardi) per acquistare le sue 16 unità di separazione dell’aria, nel suo gigantesco sito di Secunda nel nord-est del paese, secondo quanto ha riportato Le Figaro. L’impianto viene presentato come il più grande stabilimento di produzione di ossigeno del mondo e che Air Liquide conosce bene per avervi già operato nel 2018 e per aver costruito 40 anni fa le 16 unità di Sasol finora gestite dalla compagnia sudafricana, che producono 42 mila tonnellate di ossigeno al giorno.

L’investimento della società francese è di 440 milioni di euro sborsati da Air Liquide che punta a ridurre del 30% le proprie emissioni di Co2 entro il 2025. Il contratto prevede anche la gestione e la vendita per 15 anni da parte di Air Liquide. L’obiettivo è ridurre dal 30 al 40% le emissioni di anidride carbonica del sito sudafricano entro i prossimi dieci anni.

In sostanza, il colosso francese del gas francese impegnato a raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica vuole aiutare i suoi clienti a fare altrettanto. Non è la prima volta. Anzi è uno dei propri assi strategici. Un anno fa il gruppo ha stretto un accordo con il gruppo tedesco Thyssenkrupp Steel, peso massimo dell’acciaio, per fornire di idrogeno uno dei suoi altiforni a Duisbourg, con l’obiettivo di rimpiazzare con questo gas una parte del carbone polverizzato impiegato negli altiforni, riducendo così del 20% le emissioni di Co2.

La stessa filosofia ha ispirato l’operazione sudafricana con Sasol. In Sudafrica Air Liquide ha lanciato un piano di investimenti pluriennali per modernizzare le unità finora gestite dal proprio partner e che saranno gestite con il ricorso massiccio al digitale e alle energie rinnovabili. Secondo fonti di Le Figaro, una 18esima unità cofinanziata con Sasol sarebbe allo studio per sostituire le unità vecchie e ormai obsolete.