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 2020  luglio 31 Venerdì calendario

Il villaggio Alzheimer in Francia

Il primo villaggio Alzheimer, struttura innovativa dove i malati possono andare e venire liberamente e vivere in maniera quasi normale, in appartamenti creati per loro, fare la spesa, passeggiare in giardino, sorvegliati discretamente da personale infermieristico attraverso le telecamere, fu realizzato nel 2013 in Olanda. Ora, a distanza di sette anni ha fatto scuola e un villaggio Alzheimer sul modello di quello pioneristico olandese è stato appena inaugurato in Francia, a Dax, nel dipartimento delle Landes, su un’area di 5 ettari. La pandemia ha fatto slittare l’apertura, ma adesso ospita una sessantina di persone affette da questa malattia neurodegenerativa, quasi tutti ottantenni, che diventeranno 120 a settembre, ha riportato Le Monde. Già 200 famiglie sono in lista d’attesa.
A Dax, come nel villaggio olandese di Weesp, nei pressi di Amsterdam, si rimane stupiti dal tentativo di ricreare la vita quotidiana. I malati vanno da soli a fare la spesa al supermercato, dal parrucchiere. Hanno un ritmo rallentato in questo posto che sembra una bolla felice, dove tutto è facilitato per loro. Se desiderano, a loro disposizione c’è anche una mediateca, una sala spettacoli, anche per il cinema, e una per lo sport, un centro salute e un impianto per giocare a bocce. Regna la calma. E la luce. I pazienti si muovono liberamente, escono e entrano nei loro alloggi passeggiano nei giardini, fanno la spesa pagando con una moneta fuori corso per mantenere una parvenza di normalità. Non incontrano mai medici e infermieri in divisa. Nel villaggio lavorano 124 persone, tra inferimeri, medici e psicologi.

L’iniziativa francese prende le mosse da quella olandese. Nel 2014, una delegazione dell’allora consiglio generale delle Landes si recò a visitare la struttura di Weesp e decise di attivarsi per realizzarne uno simile in Francia coinvolgendo gli eletti di quel periodo, compreso il segretario di stato con delega per gli anziani, e le associazioni che si occupavano di Alzheimer. Una lunga catena che si è attivata anche per ottenere i finanziamenti dell’Agenzia regionale della salute (Ars) francese oltre ad aver creato gruppi di interesse pubblico e riunendo tutti gli enti comunali e regionali.

Costruire il villaggio a Dax è costato 29 milioni di euro, e la gestione costa all’incirca 6,6 milioni di euro l’anno. Un costo più alto rispetto ad una tradizionale struttura sanitaria che ospita questo tipo di malati, ma non c’è paragone perchè il villaggio Alzheimer, francese, come quello olandese, si basa su una filosofia differente rispetto all’assistenza e permette a queste persone di rimanere nella vita con i suoi gesti quotidiani e di non rinunciare all’integrità di persona. A sorvegliare su di loro ci pensa il personale socio-sanitario per prevenire incidenti e prestare aiuto, quando serve.