Corriere della Sera, 28 luglio 2020
Due nonni e una lavanderia a Taiwan
Dall’inizio di luglio, mezzo milione di persone ha cominciato a seguire su Instagram due anziani che sfilano dentro una lavanderia nel centro di Taiwan. Chang Wan-ji, 83 anni, e sua moglie Hsu Hsiu-e, 84, i volti segnati da sette decenni di lavoro, oggi sembrano due fotomodelli. Nel loro metro e 60 scarso di sciccheria, alternando occhiali a specchio, borsalini e sneakers, camicie a quadri e giacche vintage, posano davanti alla macchina fotografica del nipote 31enne Reef Chang, l’artefice del loro successo: il ragazzo che li ha resi due star della rete, facendo indossare loro (con gusto) un mucchio di abiti vecchi e dimenticati.
I due nonni, sposati dal 1959, hanno speso la loro esistenza nella lavanderia Wansho di Taichung, a pulire e stirare i vestiti di migliaia di taiwanesi dalle 8 del mattino alle 9 di sera. Ma quando il coronavirus ha rallentato gli affari – nonostante sull’isola, con 462 casi e appena 7 decessi, non ci sia stato un vero lockdown —, Wan-ji e Hsiu-e si sono sentiti svuotati. «Non avevano più nulla da fare», ha raccontato il giovane Reef al New York Times: «Li ho visti annoiati e così ho cercato di dare un po’ di luce alle loro vite». Tra le lavatrici e i ferri da stiro, li ha convinti a sfilare vestendo i più bei panni abbandonati dai proprietari nel loro negozio: capi dimenticati lì anche da 10 anni. «La legge di Taiwan – spiega oggi Reef al Corriere — impone di tenerli per 180 giorni. Ma per loro l’idea che qualcuno potesse venire a reclamarli e non trovarli era un dolore. E poi finché nessuno li ritira, i miei nonni non vengono pagati».
C’era anche quella speranza, dietro la sua idea. Una foto alla volta, sul profilo @wantshowasyoung («Vogliamo mostrarci giovani»), i due stilosissimi ottantenni si sono fatti notare. Purtroppo «solo due persone sono venute a saldare il conto». Ma Wan-ji e Hsiu-e hanno guadagnato molto di più: affetto, stima, gratitudine per un sorriso strappato dentro migliaia di commenti. «Ci scrivono persone dall’Argentina al Sudafrica, dal Vietnam all’Ungheria». I due «influencer» taiwanesi hanno finito per commuovere chi ha visto i propri nonni portati via da una pandemia letale soprattutto per i più anziani. Come Janel, che dagli Usa scrive: «Sto facendo la quarantena con mio nonno: ha perso sua moglie per il Covid, proverò a fargli qualche foto, ha una gran bella barba!».
I nonni taiwanesi continuano col vecchio lavoro, ma con un nuovo spirito. «Questa cosa li fa sentire come se avessero un sacco di altri nipoti in giro per il mondo», dice il nipote vero. «Sentono di aver fatto una cosa buona: dire a molti anziani che non c’è un limite d’età per divertirsi».