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 2020  luglio 27 Lunedì calendario

Vacanze italiane, i cantieri frenano il grande esodo

L’estate del Covid potrebbe essere la peggiore mai vista sulle strade italiane durante gli esodi vacanzieri. Lo temono gli esperti e gli addetti ai lavori, perché con la pandemia molti dovrebbero scegliere di muoversi in auto. Ma troveranno una rete in condizioni tanto critiche che in molti casi non ci si può permettere di rimuovere in agosto la maggior parte dei cantieri e dei restringimenti di carreggiata.
Previsioni e degrado
I segnali che vengono da giugno e luglio, i primi mesi in cui è stato permesso di tornare a spostarsi da una regione all’altra dopo il lockdown, non sono confortanti: code tanto lunghe da portare non di rado alla paralisi la Liguria e i 150 chilometri dell’A14 Adriatica tra Porto Sant’Elpidio (Fermo) e Vasto (Chieti). Con tanto di interventi della Protezione civile e distribuzione di generi di conforto da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi), che si è vista anche costretta a concedere agevolazioni o addirittura esenzioni sui pedaggi nei tratti più critici.
Dunque, l’assenza quasi totale dei turisti stranieri pare compensata dal fatto che molti italiani non possono andare in ferie e fanno viaggi mordi-e-fuggi. Inoltre, chi può andare in ferie difficilmente può farlo all’estero e, date le incertezze legate al Covid, evita prenotazioni di treni, aerei e alberghi. Tutti motivi per mettersi in auto (peraltro anche in momenti insoliti, cosa che rende più difficile le previsioni sul traffico). Ma lo si fa senza mettere in conto il degrado ormai conclamato della rete viaria.
Questo ha portato a crolli, sequestri e, finalmente, all’avvio di controlli e lavori per invertire la tendenza. Le conseguenze si sono iniziate a vedere già dall’estate 2019, ma da settembre si sono acuite per ulteriori crolli e per la crescente pressione delle inchieste giudiziarie. Tutte situazioni ben diverse da quei cantieri programmati che eravamo ormai abituati a non trovare in agosto. E poi i cantieri già avviati hanno dovuto fermarsi per almeno qualche settimana durante i due mesi di lockdown: anche Aspi, pur essendo il gestore che aveva più interesse e forza per andare avanti comunque, ha avuto uno stop di qualche giorno.
Per giunta, questi problemi sono sorti soprattutto in aree molto frequentate dai turisti, come la Liguria e la Sicilia. In Liguria il calendario di lavori e restrizioni non è ancora del tutto definito, dati agli imprevisti e le condizioni della rete emersi nell’ultimo anno. In Sicilia, la Palermo-Catania ha ben 26 cantieri e le autostrade a pagamento hanno vari problemi, soprattutto nella cruciale zona di Messina.
Problemi anche su itinerari comunque fondamentali per raggiungere mete gettonate (come accade con l’A14, molto utilizzata per andare dal Nord verso la Puglia). Anche i molti romani diretti verso l’Adriatico e gli Appennini centrali devono fare i conti con l’A24 e l’A25 che hanno cantieri di messa in sicurezza sismica su 12 viadotti, soprattutto nell’Aquilano. Dovrebbe invece essere scongiurato il pericolo di chiusura del traforo del Gran Sasso, dove dovrebbe essere possibile rinviare a settembre le ispezioni sulla sicurezza strutturale.
Sono dunque pochi gli assi dove il problema sarà “solo” il traffico intenso, senza l’aggravante dei cantieri. Tra tutti, Autobrennero e Milano-Napoli-Reggio Calabria (con la sola eccezione rilevante del ponte sul Taro, presso Parma, con uno schema flessibile per dare tre corsie alla direzione con maggior traffico).
Alternative difficili
Il fatto che la dorsale dell’Autosole sia l’unica praticamente libera da cantieri non implica che la si possa scegliere anche come itinerario alternativo. Per esempio, chi dal Nord-Ovest è diretto in Puglia dovrebbe arrivare a Caserta e poi affrontare i cantieri del tratto appenninico dell’A16: se lo facessero in molti, ci sarebbero problemi anche su quest’autostrada normalmente poco trafficata. Chi è diretto nel Salento potrebbe provare a proseguire verso sud utilizzando anche l’A2 Salerno-Reggio (gratuita) fino a Sicignano e poi proseguendo sull’itinerario basentano, ma sul raccordo verso Potenza trova comunque lavori che causerebbero problemi con un traffico molto superiore al solito.
Inoltre, molte vecchie statali sono state ormai fagocitate dai centri abitati (soprattutto l’Aurelia in Liguria, che patisce anche per frane, e l’Adriatica da Rimini a Pescara). E anche una superstrada come l’E45 Orte-Ravenna, che normalmente non è congestionata nemmeno nei periodi di esodo e potrebbe essere utile almeno a chi è diretto nel sud delle Marche in combinazione con altre statali, attualmente è punteggiata da 27 cantieri.
Fino al 7 agosto ci saranno difficoltà anche per chi cerca alternative per raggiungere dal Nord-Ovest la Liguria di Levante: sul tratto appenninico dell’A15 è prevista la presenza di un cantiere impattante.