Corriere della Sera, 26 luglio 2020
Casalino nei guai per il gioco in borsa del fidanzato
«Ho scoperto tutto oggi». Dietro Rocco Casalino e l’amico cubano José Carlos Alvarez Aguila un grande scaffale vuoto, con un paio di statuette e una Instant Pot in scatola. Uno scoop della Verità ha raccontato del trading online di Alvarez, di una segnalazione dell’Antiriciclaggio della Banca d’Italia e dei sospetti di «conflitto di interessi» che ricadono sul portavoce del premier. Rocco e José discutono da ore, nella loro casa romana, in pieno centro. «Ecco la mia reggia», scherza Casalino. Non lo è, ma neanche una stamberga. Ci sono un ampio soggiorno e una bella terrazza. L’arredamento è ultra minimalista: un’enorme tv modernissima, uno specchio da terra basculante, un tavolo, il tapiro di Striscia La Notizia, casse di Coca Cola e, oltre le finestre con profilati d’alluminio, un divanetto in rattan. Tutto bianco, bianchissimo. In mezzo al soggiorno, la cuccia del cagnolino, Lucky. Alle pareti due quadri, niente male, dipinti dallo stesso Casalino.
Ma non è la casa il punto. Sono i soldi persi da Alvarez. Sono i sospetti su Casalino. Che si difende: «Sapevo solo che stava facendo un corso per trading, non che avesse investito e perso soldi. Non mi ha mai detto nulla e non ha puntato su titoli italiani o che abbiano a che fare con il mio lavoro». C’è tensione in casa. I due, che si erano conosciuti sei anni fa all’Avana, vivono ancora insieme ma sono in crisi da molti mesi. Casalino mostra la mano, senza fede.
La storia è questa. Alvarez nel 2017 lavora nella sede romana di Borgo di Temakinho, catena di locali nippo brasiliani, e ne diventa vicedirettore. Va in banca a chiedere un prestito, perché vuole comprare una casa alla madre all’Avana. «Lì costano 20-30 mila euro». Ottiene due finanziamenti, da 15 mila e da 9 mila euro. Poi le cose al locale precipitano: rapporti conflittuali con la direzione e fine del lavoro. Alvarez pensa di lanciarsi nella ristorazione, aprendo un suo sushi. Rocco ci sta e vuole investirci 30-40 mila. I due mettono in piedi una srl, la Riomaki, con capitale sociale da 5 mila euro. Ma le ricerche non procedono. Troppa burocrazia, mille ostacoli. Roma.
Poi arriva il lockdown. Il giovane Alvarez si annoia e smanetta su Internet. Entra nel giro dei trader online, si appassiona. Viene attirato da un broker, la greca Fortissio, e poi da Plus500. «Mi offrono un credito gratis – racconta Alvarez – Posso investire un paio di volte, senza perdere nulla. Ci credo. Metto 1.500 euro: ne vinco subito altri 1.500». Mentre Casalino è Palazzo Chigi, Alvarez investe: «C’è un tizio del sito che mi dice dove investire. Titoli americani, molti del petrolio. Nasdaq e S&P500». Alvarez usa una ricaricabile. «A un certo punto, finisce il credito gratis. Comincio a perdere. Minaccio di mollare tutto ma, stranamente, ricomincio a vincere». José mentre parla si infervora. Dice qualche parola di troppo e Casalino lo placa: «Amò, non ti fare querelare». Poi aggiunge: «José è stato adescato, è vittima di ludopatia. Basta vedere i versamenti compulsivi che ha fatto. Si è giocato 18 mila euro in due mesi. Questi siti online sono pericolosi, molti ci cascano. Non è giusto».
Il petrolio
Alvarez: ho perso 18 mila euro. Tutta colpa
del petrolio,
che è andato sotto zero
Casalino non sospettava nulla. «Pensavo che i 25 mila euro sul conto di José fossero ancora lì. Tanto che gli avevo detto di usarli per le vacanze». Lui contribuisce con qualche centinaio di euro alle finanze di Alvarez. Che fa lavori in casa, fa la spesa e poi gli invia gli scontrini via whatsapp. Eccoli sul cellulare: crocchette per il cane, 22,08 euro. Subito dopo, il bonifico. Casalino versa 100 euro alla settimana per aiutare Alvarez, che spedisce 300-400 euro al mese alla madre, a Cuba.
Ma è il trading il problema. I continui versamenti sollevano i dubbi dell’Antiriciclaggio. ll conto corrente intestato al fidanzato del portavoce del premier, scrive il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, ha registrato movimenti per circa 150 mila euro, nonostante fosse «alimentato» solo dal sussidio di disoccupazione e da «modesti bonifici senza causale provenienti dal compagno». Casalino smentisce: «Non capisco cosa siano questi 150 mila euro. I conti sono qui, li potete verificare. Probabilmente il fatto che facesse avanti e indietro con la stessa mille euro crea quella movimentazione. Perché quando guadagnava mille la riportava sul conto, quando le perdeva le rimetteva. Ma era sempre la stessa mille euro che faceva avanti e indietro».
Alvarez, dopo l’articolo della Verità, confessa a Casalino: «Ho perso 18 mila euro. Tutta colpa del petrolio, che è andato sotto zero. Mi avevano detto che potevo guadagnare 20 mila euro, e invece ho perso tutto. Ero disperato, ho pensato al peggio». Ora però Alvarez vuole continuare: «Ho comprato un corso da 500 euro, voglio imparare. Rocco non c’entra niente, vogliono infangarlo usando me».