Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  luglio 25 Sabato calendario

Cina, l’ultima sfida di Cannavaro

Scusate il ritardo, di cinque mesi. Oggi riparte la Superleague cinese. Si comincia alle 12.15 (le 6.15 in Italia): a Dalian scendono in campo i campioni in carica del Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro e lo Shanghai Shenhua di Stephan El Shaarawy, che ha vinto la Coppa di Cina a dicembre, ma finora non ha impressionato. La notizia è comunque che finalmente il pallone torna a rotolare sui prati cinesi. Perché le scelte del governo, in massima sicurezza sul Covid, finora non hanno di certo privilegiato lo sport, visto che solo il basket è ripartito, tutto il resto è fermo o quasi. E la stessa formula voluta dalle autorità, sempre per la prevenzione della salute, lascia assai perplessi gli stessi protagonisti.

Gironi di... reclusioneLe squadre sono divise in due gironi da otto, senza che ancora siano state definite date e formula dei successivi playoff e playout. E la scelta di concentrare in un unico grande albergo le squadre con gli staff e gli addetti ai lavori per tutto il tempo delle gare di andata e ritorno – 70 giorni in totale – non consente salti di gioia a giocatori e tecnici costretti così a restare “reclusi” per un periodo lunghissimo, senza la possibilità mai di “staccare”. «Non sarà semplice – ci spiega l’allenatore campione, Fabio Cannavaro – perché d’accordo che qui a Dalian siamo in un albergo quattro stelle (l’altro girone a Suzhou e Kunshan), ma fuori da qui non c’è nulla. Ci alleneremo nel centro sportivo del Dalian, dove giocheremo anche delle partite, qui e in altri due stadi. Spostamenti brevi e isolamento totale verso l’esterno. Insieme a noi ci sono arbitri, dirigenti e persino giornalisti: tutti dovranno rispettare le regole rigide anti-Covid». Tra l’altro proprio negli ultimi giorni a Dalian si sono registrati alcuni casi di positività e c’è il rischio, se il focolaio non fosse isolato, di sospensione immediata per questo campionato che con enormi difficoltà sta vedendo la luce. Le partite, che saranno trasmesse tutte in diretta tv, ovviamente si giocheranno a porte chiuse e per i tesserati che trasgrediranno anche una sola regola ci sono multe salatissime, da 20 mila euro. Difficile abbozzare un discorso tecnico, di valori in campo, perché di stranieri nuovi non ne sono arrivati – visto la pandemia – e anche i vecchi tesserati sono rientrati da poco e alcuni hanno appena finito la quarantena di 15 giorni, imposta dalla Cina a chiunque arrivi da un altro Paese. L’Evergrande comunque parte coi favori del pronostico.

Mentalmente dura
Spiega ancora Cannavaro: «Abbiamo dovuto superare un periodo difficilissimo anche in campo. Non è semplice tenere motivata una squadra che per cinque mesi si allena senza poter giocare una partita. Col mio staff ci siamo dovuti superare per trasformare ogni allenamento in gioco, per stimolare il divertimento dei ragazzi, senza tralasciare l’apprendimento. Noi non abbiamo preso rinforzi stranieri ma puntiamo su altri giovani locali inseriti in prima squadra». Basteranno per confermare il titolo, sempre che verrà assegnato? Le altre pretendenti sono il Guoan di Pechino allenato dal francese Genesio e lo Shanghai Sipg del brasiliano Vitor Pereira che schiera in attacco il brasiliano Hulk. Ma con queste formazioni se ne riparlerà negli eventuali playoff (anche la Champions asiatica ancora non è stata riprogrammata). Per ora i campioni di Cina dovranno vedersela soprattutto col Suning di Eder – ex Inter e Samp – e dell’altro brasiliano Alex Texeira. Poi col Dalian guidato da Benitez e con Hamsik in campo; con lo Shandong del cannoniere salentino Graziano Pellè. Dunque dovranno stare attenti al rinnovato Shenzhen di Roberto Donadoni, che ha preso anche Dzemaili, senza dimenticare El Sha col suo Shanghai Shenhua.

Cuoco conteso
Il problema è far passare il tempo in questo lunghissimo ritiro-reclusione. I fratelli Cannavaro giocano a scopa. E gli italiani, di nascita o acquisiti, sono soprattutto attirati dalla presenza del cuoco dell’Evergrande, il napoletano Fortunato Ostacolo, che Fabio Cannavaro aveva conosciuto a Dubai e poi portato nello staff cinese. Hamsik e Dzemaili stravedono per le crostate dello chef, Graziano Pellè ha chiesto addirittura di poterlo “affittare” per qualche giorno. In qualche modo il tempo bisogna ingannarlo. Ultima curiosità: Cannavaro è d’accordo alla non assegnazione del Pallone d’oro? «Direi di sì. È un’annata monca. E poi mi viene da sorridere, molti lo snobbano ma ora criticano la scelta francese. Se proprio ci tengono, venissero a vedere il trofeo a casa mia...».