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 2020  luglio 25 Sabato calendario

Il calcio riparte anche in Cina

Dunque, ci siamo: oggi con un ritardo di cinque mesi rispetto ai piani originari, forzatamente mutati a causa dell’esplosione della pandemia, verranno giocate le due gare inaugurali della stagione 2020/2021 di Chinese Super League (prima divisione cinese). Il campionato nazionale verrà diviso in due gironi da otto squadre ciascuno: il gruppo A giocherà le proprie sfide nella provincia del Liaoning (localizzata nella parte meridionale della Cina nord-orientale), il gruppo B nella provincia del Jiangsu (collocata lungo la costa est della nazione). Si disputeranno quattordici giornate per ogni girone, la conseguente conclusione della prima fase avverrà il 28 settembre; le prime quattro dei due rispettivi gruppi accederanno alla fase valida per la lotta al titolo ed il piazzamento in Asian Champions League, mentre le ultime quattro si daranno battaglia per la salvezza. Per motivazioni strettamente connesse alla sicurezza sanitaria, si svolgeranno un massimo di tre partite dello stesso girone al giorno, permettendo di concludere ogni giornata nel giro di 96 ore.
Una misura molto discussa è quella che prevede la coesistenza forzata di calciatori, membri dello staff ed addetti ai lavori che saranno costretti ad alloggiare, per due mesi consecutivi, in due strutture ricettive alberghiere distinte; questo per evitare ogni tipo di contatto con membri estranei alla rosa. L’arduo compito di tracciare movimenti e possibili contatti con soggetti a rischio verrà affidato alla discussa, quanto polifunzionale, App DingTalk, sviluppata nel 2014 dal celebre gruppo Alibaba (il cui fondatore è l’eclettico Ma Yun, conosciuto in occidente semplicemente come Jack Ma). Tale applicazione, infatti, è stata letteralmente “sommersa” di recensioni e valutazioni negative, da parte degli utenti cinesi, negli ultimi mesi. DingTalk, infatti, è stata utilizzata in maniera massiccia da scuole ed università durante il complesso periodo di lockdown per inviare compiti ed esercitazioni agli studenti. «Come preoccuparsi della propria istruzione quando la propria salute e quella dei propri cari è più che mai a rischio?» tra i commenti più gettonati. Sarà il Wuhan Zall, il team della città martoriata dal Covid-19, a Suzhou, in maniera decisamente simbolica ad aprire le danze del Gruppo B nella sfida contro la neopromossa Qingdao Huanghai (società che, nell’ultima sessione di mercato, si è assicurata le prestazioni di Joseph Minala, ex Lazio). Il Guangzhou Evergrande, campione in carica, allenato da Fabio Cannavaro, invece giocherà contro lo Shanghai Shenhua di Stephan El Shaarawy (decisivo nella finale della Coppa Nazionale dello scorso 6 dicembre) la gara inaugurale del gruppo A. Ogni settimana calciatori e membri dello staff verranno sottoposti all’ormai familiare tampone faringeo per evitare potenziali focolai, più che mai temuti e paventati in Cina. Gior- nalisti e addetti ai lavori saranno ammessi alla classica conferenza stampa pre/post partita, che si svolgerà con tutte le precauzioni del caso, solo dopo aver certificato con documenti ufficiali il loro stato di salute. Curiose e quanto mai “futuristiche” le strategie di marketing utilizzate per la trasmissione delle sfide: l’applicazione gratuita PPsports, controllata per il 68.08% dal gruppo Suning, permetterà di seguire senza costi aggiuntivi il campionato nazionale da dispositivo mobile. Decisione attuata per rendere quanto mai accessibile e fruibile alla maggior fetta di pubblico possibile uno dei campionati più folli ed imprevedibili dell’intero macrocosmo calcistico internazionale. Il Guangzhou Evergrande, da sempre una delle squadre più blasonate dell’intero panorama calcistico Asiatico, il Beijing Guoan (squadra della capitale) allenata dal francese Bruno Génésio e lo Shanghai SIPG di Hulk, Oscar ed Arnautovic; le assolute ed indiscusse favorite per la vittoria finale. Ora per fortuna si ricomincia e si fa sul serio.