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 2020  luglio 25 Sabato calendario

Causa Covid gli hotel si affidano alle camere a ore

Quelli che “vorrei lo specchio sul soffitto” e quelli che amano bere vino nell’idromassaggio. Chi ama farlo a suon di musica e chi non sa resistere a un “divano tantra”. Per non dire del letto tondo XXL e della vista panoramica su Roma. Il tutto, volendo, con posto auto incluso. Dopo i mesi del pane fatto in casa e delle serie tv seguite compulsivamente sul divano con il legittimo consorte, il dopo Covid riapre il sipario sui rituali del tradimento in pausa pranzo. E anzi a Roma è anche per questa strada che alberghi e b&b stanno tentando la sorte, inseguendo una faticosa ripresa.
I numeri non mentono. Secondo un sondaggio di AshleyMadison. com – sito mondiale di incontri extraconiugali – un italiano su tre che tradisce il suo partner lo fa con un/una collega. Ma anche chi non lavora insieme riesce a ritagliarsi spesso uno spazio mentre gli altri sono a mensa. E così a Roma – una città in cui l’80% degli alberghi è ancora chiuso perché non si vede più un turista – il 20 % che resiste lo fa in gran parte grazie alla voglia di tornare a riabbracciarsi degli amanti. «È già da qualche anno che molti hotel fanno il servizio ad ore», conferma Giuseppe Roscioli, presidente della Federalberghi romana. «Certo, non solo per ospitare coppie clandestine: una stanza può servire anche ad anziani che vogliono fare tappa in città per poi ripartire o a chi sbarca per lavoro e vuole staccare un po’». Ma poi confessa, ridendo: «Ormai ci sono cinque stelle del centro che regalano qualche ora di assoluto riserbo e relax a prezzi popolari. E sono gli unici che incassano un po’…».
Pur di affittare, hotel più o meno blasonati si fanno concorrenza a suon di sconti. Un mezzo pomeriggio in una suite in uno dei pochi alberghi aperti vicino a via Veneto, si prende con meno di 100 euro. Basta lasciare la camera entro le 15 o le 18, a seconda delle offerte. Se poi si vuol rinunciare ad una stella, il range dei prezzi oscilla tra i 50 e gli 85. Prezzi alla portata di molti. Così, ieri, erano 65 gli hotel a quattro stelle a proporre sui vari motori di ricerca specializzati – da Daybreakhotels. com a Dayuse-hotel.it – stanze da mezza giornata alle coppie desiderose di ricavarsi un po’ di intimità a metà giornata. E non è poco, se si pensa che in tutta Roma ci sono 1200 hotel e il censimento di quelli oggi in attività si ferma a 240: inclusi quelli offerti da camorecamore.it e altri siti che raggruppano le offerte di categoria più bassa, divise per quartiere e, naturalmente, garantendo la “massima riservatezza”.
Sul nuovo mercato lottano non solo gli hotel. Anche tra i bed and breakfast – che hanno colonizzato il centro storico, e stanno pagando a caro prezzo la desertificazione da virus – molti si stanno riciclando come spazi per la scappatella. «A Roma – spiega Daniele Brocchi, presidente di Assohotel – le case vacanza recensite sono 5000 e altrettante quelle sommerse, ma da mesi sono tutte sfitte».
Qualche giorno fa, proprio davanti a un delizioso b&b in via del Corso, Mario Verdile – anni e anni di pedinamenti alle spalle e un’agenzia investigativa nel grattacielo dove da poco ha aperto il suo ufficio anche Francesco Totti – ha pizzicato l’ultimo adulterio. «Lui – spiega – ha fatto la stupidaggine di baciarla in strada quando l’ha salutata. L’alcova gli era costata 50 euro, ma per placare la moglie dovrà sborsare molto di più…». Nel post Covid, però, rivela l’investigatore, i più sospettosi sono diventati i maschi: «La quarantena forzata in casa ha fatto saltare gli altarini: troppi cellulari silenziati, cuoricini a go-go, messaggini che avrebbero fatto meglio a non arrivare. Da quando ho riaperto l’agenzia, il lavoro è aumentato del 30%», conclude Verdile.
Il nesso tra blocco tra le mura di casa e coppie più traballanti lo descrive anche Ettore Corsale, alla guida di uno studio legale in cui ci si divide tra cause amministrative e rotture coniugali. «Siamo inondati da richiese di separazione», confida. E suggerisce: «Meglio mettere sempre il blocco al cellulare e non installare la geolocalizzazione: l’ultima cliente che ci ha chiamato, si è messa sulle tracce del marito seguendo le coordinate della app. Ed è stata direttamente lei a scoprirlo mentre usciva con l’amante da un albergo».