La Gazzetta dello Sport, 20 luglio 2020
Sacchi elogia Pioli
Il Milan di Pioli si è confermato in grande crescita anche contro il Bologna di Mihajlovic. Partita immediatamente dominata dai rossoneri, che hanno espresso un gioco travolgente e di grande velocità. Una sinfonia perfetta determinata dalla forza del gioco, dalla forma fisica, dall’entusiasmo degli interpreti. I rossoneri non sono più quelli visti prima del Covid. È scomparso il gruppo timido, incerto, con scarse sicurezze e conoscenze. Adesso è una vera squadra, coesa, determinata e coraggiosa. Figlia della conoscenza e dell’innovazione. I rossoneri sono cresciuti nelle certezze e nell’autostima grazie a una maggiore collaborazione, comunicazione e sinergia. Oggi è un’altra squadra: sicura, autoritaria e con una grande idea di gioco. Il tutto in un contesto organico, che gioca con forza, ritmi forsennati e velocità elevatissime. Oltre ai dubbi sono scomparsi molti limiti individuali. Tutti i nuovi (Bennacer, Kjaer, Saelemaekers, Rebic, Hernandez e persino Leao) stanno crescendo. Ma anche i giocatori che sono al Milan da tempo, da Romagnoli a Kessie e Calhanoglu stanno giocando come mai si era visto prima. Persino l’ingaggio discusso di Zlatan Ibrahimovic si sta verificando molto positivo: ha apportato classe e personalità, altro non è richiesto.
Generosità
Oggi il Milan è con l’Atalanta e il Sassuolo una delle squadre più in forma del campionato e tra le più godibili. I tifosi milanisti possono iniziare a sognare: i rossoneri sono una certezza di impegno, generosità e professionalità. Interpretano un calcio generoso e veloce, dove tutti danno tutto. In fase difensiva praticano, da poco tempo, il pressing con capacità e convinzione. I raddoppi sono costanti, mentre le marcature dei due difensori centrali, non ancora ottimali, sono in fase di miglioramento. A centrocampo Bennacer e un Kessie mai visto a certi livelli (quanto è importante la collaborazione per acquisire autostima e soluzioni), aiutati da Calhanoglu, fanno un buon filtro. In attacco Rebic ed il giovane e interessantissimo Saelemaekers coprono le fasce e ripartono con continuità e forza. In fase di possesso la squadra ha acquisito tempi corretti, un possesso veloce con distanze minori e quindi con passaggi rasoterra. Gli interpreti offensivi sono bravi nell’attaccare gli spazi e tutti sono capaci di muoversi in velocità. Le azioni sono fluide. Il quadro è positivo e fa sperare in un futuro roseo.
Pazienza
Hermann Hesse, diceva: «L’intelligenza è bene, la pazienza è meglio». Proprio la pazienza è mancata a inizio stagione con Giampaolo, e poi con Boban. Magari mancherà con Maldini e certamente con Pioli. Conosco Stefano da tempo, l’ho sempre stimato come un’ottima persona, lo pensavo un tecnico bravo ma non moderno. Oggi non solo possiede valori professionali e umani di altissimo livello, mi sta stupendo per i miglioramenti che è riuscito a ottenere in pochi mesi dai propri giocatori e per le idee che hanno permesso questa trasformazione. Stefano è il grande protagonista di questa identità di gioco che certifica la crescita sua e dei suoi giocatori. Se non rimarrà non avrà problemi a trovare altre panchine: in ogni caso dovrà essere orgoglioso di quello che ha fatto e dei suoi comportamenti. Testimoniano la grandezza tecnica e umana. Forza Milan.