la Repubblica, 19 luglio 2020
La famiglia Benetton riparte da Edizione
La famiglia Benetton riparte dal riassetto di Edizione. Ora che la partita su Atlantia si è chiusa, ancorché con un epilogo amaro, occorre definire la governance della holding che controlla tutte le attività del gruppo, per voltare pagina e trovare una sintesi tra le varie anime e ambizioni dei quattro rami della famiglia. E tornando a programmare il futuro. L’occasione sarà l’assemblea che è in programma martedì a Treviso per rinnovare il consiglio di amministrazione. Fino all’ultimo momento si è cercato di trovare un nuovo amministratore delegato, ma lo sforzo non è andato a buon fine, anche perché l’incertezza su Autostrade si è appena dissipata. I Benetton sarebbero pronti a rinnovare il cda per altri 3 anni confermando le deleghe esecutive ad interim al presidente Gianni Mion. Lo storico manager, che da mesi va ripetendo di voler lasciare la guida di Edizione, rimarrebbe in carica il tempo necessario per trovare un nuovo ad e gestire il passaggio di consegne, poi potrebbe ritagliarsi un ruolo di mero consigliere. Dunque l’attuale cda composto da otto membri dovrebbe più o meno essere riconfermato in toto, con la partecipazione dei quattro figli dei fondatori, ovvero Alessandro, Christian, Franca e Sabrina. L’unica novità dovrebbe essere l’uscita da Edizione di Carlo Bertazzo, il manager che lo scorso gennaio è stato nominato ad di Atlantia, che dovrebbe essere sostituito da un consigliere esterno alla famiglia.
Per la ricerca dell’ad è stato dato mandato a Spencer Stuart, lo stesso cacciatore di teste che ha appena selezionato Angelos Papadimitriou per la posizione di co-ceo di Pirelli. Secondo fonti finanziarie proprio Papadimitriou sarebbe stato sondato per la posizione di Edizione, ma poi avrebbe accettato quella nel gruppo della Bicocca di cui i Benetton sono stati a lungo azionisti. Sempre Spencer Stuart nel 2016 aveva scelto come ad Marco Patuano, e adesso starebbe vagliando una serie di profili con una lunga esperienza nell’industria e che hanno maturato anche esperienze all’estero. Sarebbero state considerate anche possibili candidature interne, anche se l’unico che avrebbe i requisiti è l’ad di Autogrill Gianmario Tondato, al momento impegnato nel rilancio del colosso della ristorazione duramente colpito dal coronavirus. È probabile quindi che la ricerca ricada all’esterno del gruppo anche perché alcuni membri della famiglia Benetton pensano che per voltare pagina servano nuove energie e competenze da attingere da altre realtà. Tra chi spinge per una discontinuità c’è Alessandro Benetton, che anche ieri su Instagram ha rimarcato la sua voglia di indipendenza dalla famiglia. «Trent’anni fa ho scelto di fare l’imprenditore in proprio – ha scritto il figlio di Luciano, che è stato presidente della Benetton Group dal 2012 al 2014 – a parte un brevissimo periodo non ho mai fatto parte del business di famiglia, ciò non toglie che come tutti sono rimasto tremendamente scosso e addolorato di quanto accaduto a Genova».
A valle dell’assemblea di martedì, si riunirà subito il nuovo consiglio che all’ordine del giorno ha l’elezione del collegio sindacale e la nomina di un nuovo comitato con funzioni di indirizzo per trovare una sintesi sulle strategie future. Lo statuto della holding prevede la possibilità di nominare un comitato consultivo, composto da 3 a 5 membri, per fornire pareri e idee al cda e ai manager di Edizione. In proposito, pare che Luciano Benetton, che da tempo è uscito dal cda di Edizione, potrebbe rientrare a far parte di questo comitato, come capostipite e rappresentante della prima generazione e per continuare a dare il suo contributo alla holding di famiglia.