la Repubblica, 19 luglio 2020
Trump nasconde i ritratti di Bush e Clinton
President Trump mette i predecessori in castigo. I ritratti di Bill Clinton e George W Bush sono stati rimossi dal Grand Foyer, l’atrio della Casa Bianca dove per tradizione si espongono le effigi dei più recenti presidenti in carica. E mentre il ritratto ufficiale di Barack Obama non è stato nemmeno inaugurato, uno strappo alla tradizione anche questo, i quadri dei due ex inquilini di Pennsylvania Avenue, sono finiti addirittura nella Old Family Dining Room. Una sala piccina e poco usata, dove nessuno li vede. Un dispetto, assicurano molti. Una ritorsione contro due leader che Trump considera nemici: Clinton a causa della odiatissima Hillary. E Bush per aver più volte affermato – nonostante sia un compagno di partito – di non aver votato per The Donald in passato e di non volerlo fare nemmeno in futuro.
Al loro posto sono apparsi due ritratti del passato. Il poco conosciuto William McKinley, assassinato nel 1901, che diede il nome al monte più alto d’America fino a quando Obama non decise di restituire a quel luogo sacro ai nativi il nome originale, Dinali. E Theodor Roosevelt, la cui statua all’ingresso del Museo di Storia Naturale di New York è finita al centro delle polemiche perché affiancata da due nativi in ginocchio. Il cambio d’arredamento non è dunque una questione di gusto: ma una sorta di manifesto politico-