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 2020  luglio 18 Sabato calendario

Il successo di Temptation Island

Forse sono geniali loro – e il team Maria De Filippi in particolare. Forse il successone si nota di più perché tutti gli altri hanno solo repliche e nemmeno granché allettanti, alla voce intrattenimento. E quindi è un’altra estate tv all’insegna di Temptation Island, tecnicamente un docureality, che su Canale 5 anche l’altra sera è andato verso i 4 milioni di spettatori e il 24% di share. Appunto, è l’unica proposta fresca – per quanto registratissima – e inedita per queste serate: fa il pieno di tutto il pubblico di riferimento e si piazza esattamente all’incrocio tra ultrapop, narrazioni basiche di sentimenti tritati all’inverosimile, bailamme sui social, commenti su commenti per censurare o esaltare le gesta dei protagonisti. Coppie – un paio anche vip, tipo quella di Antonella Elia o dell’ex miss Italia Manila Lazzaro – su una spiaggia dotata di infrastrutture, tutti vengono separati e calati in un inferno tentatore fatto di belli, per lei, e belle, per lui. Poi si spiano i comportamenti (basici, più o meno siamo in zona “Obbligo o verità”, giochino adolescenziale intramontabile) e si litiga perché lui ha sfiorato l’altra o chiaramente vorrebbe farci di tutto, oppure, ed è il senso della cosa, emergono le magagne annidate nella coppia d’origine – secondo il fidanzato della Elia, lei sarebbe “arida e asessuata”. E così via. Dalla produzione hanno assicurato che sono state rispettate tutte le norme di distanziamento: in realtà si vedono abbracci e “baci a stampo” come se piovesse, per non dire di idromassaggi collettivi, ma pazienza. Una volta il fumetto Corna Vissute bastava e avanzava, oggi Temptation è la sublimazione di molte cose e piace, piace, piace. Ma soprattutto, inchioda alle loro inadempienze tutti quelli dell’intrattenimento destinato a un altro pubblico, che chissà dove sono e chissà che fanno, in questi tempi tentatori.