Vanity Fair, 15 luglio 2020
Consiglio alle donne per le vacanze
Donne con famiglia che state per partire per le vacanze, attenzione perché ora vi do un consiglio che vi cambierà la vita: quest’anno, in casa, non fate un cazzo. Avete già dato durante il lockdown, e anche troppo avete già dato nella vita: almeno in queste vacanze post confinamento non fate niente. Fatelo soavemente, gentilmente, col sorriso, senza sensi di colpa: rilassatevi, nuotate, camminate, leggete e in casa fate il meno possibile.
I vostri familiari stanno benissimo anche se non gli portate le brioche fresche la mattina, non fate la fila al negozio per cucinargli il sugo di calamari, non lavate i pavimenti, non rifate i letti, e soprattutto se non vi preoccupate se mangiano o non mangiano, dormono o non dormono, fanno il bagno o guardano le serie anche in vacanza.
Provate. Fate questo esperimento: per una volta lasciate che ognuno − figli, marito − faccia quel che vuole. Vedrete che non muoiono se dormono fino all’una o si nutrono di latte e biscotti e toast in spiaggia per due settimane, anzi: ne saranno felici. Se poi una sera ne avete proprio voglia potete cucinare quella pasta alla Norma che vi piace tanto, ma non più di una volta o due durante la vacanza, eccezionalmente, e sporcando un sacco di pentole che qualcun altro laverà.
Dormite, chiacchierate, andate a correre e in canoa, fate yoga, ballate, studiate francese, fate qualunque cosa vi piaccia. E lasciate che la facciano anche loro.
Lo so, se i figli hanno meno di sei o sette anni è più complicato, ma si può fare: neanche loro moriranno se mangiano pizza e albicocche per due settimane, anzi. Capaci che tornano in città reclamando le verdure.
Non controllate, non gestite, non puntualizzate, non decidete. Ve lo meritate. E se lo meritano anche loro. Qualcuno ha da ridire sulle chiazze di dentifricio nel lavandino o i piatti nell’acquaio? Che pulisca. Hai voglia di zuppa di pesce? Cucinala. Fastidio per le briciole sotto il tavolo? Prendi la scopa. Provate. È difficile, lo so. Sembra impossibile. Invece si può, si deve, e cambia la vita. La cambia interiormente, profondamente. È bello e rassicurante sentirsi necessari, prendersi cura dei propri cari, lo so che il vostro sguardo capisce cosa è meglio per loro, ma lasciate che lo scoprano da soli. Gli farà benissimo, e anche a voi.
Questa non è una provocazione: è una ricetta magica. Gli uomini la conoscono e ne custodiscono il segreto, consapevoli del potere che gli dà riposarsi, farsi i fatti propri, non rompere le scatole e lasciare che il lavoro sporco lo facciano gli altri.