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 2020  luglio 11 Sabato calendario

Sballarsi con il gas esilarante

È utilizzato come antidolorifico in medicina, ma l’uso del protossido di azoto, noto come gas esilarante, a fini ricreativi è sempre più diffuso. Uno studio mette tuttavia in guardia contro gli effetti indesiderabili di ordine neurologico, che possono persistere nel tempo. Utilizzato generalmente come gas propulsore nei sifoni per la panna, il protossido di azoto è usato sempre più frequentemente in contesti festivi, tanto che alcuni sindaci in Francia hanno deciso recentemente di vietarne la vendita ai minori, nei quali potrebbe creare dipendenza. L’Anses, l’Agenzia nazionale francese di sicurezza sanitaria dell’alimentazione e dell’ambiente, ha deciso di analizzare le segnalazioni pervenute alla rete dei centri antiveleno tra il 2017 e il 2019 e ha contato 66 persone intossicate a seguito dell’inalazione di questo gas. Ben 46 casi, riporta Le Figaro, sono stati trattati nel solo 2019, segno dell’estensione del fenomeno. Nella maggior parte dei casi, il consumo ha avuto luogo durante feste e serate studentesche.Più della metà degli utilizzatori ha tra i 20 e i 25 anni. Quello che allarma gli esperti dell’Anses è il fatto che, in un certo numero di casi, gli effetti neurologici persistono nel tempo, soprattutto dopo l’assunzione di una forte dose o l’inalazione reiterata per diverse settimane. Nel 71% dei casi gli effetti indesiderati sono neurologici e neuromuscolari: tremori alle estremità, dolori, parestesie. La metà dei soggetti intossicati ha inoltre sofferto di mal di testa, vertigini, problemi di equilibrio. Riportate anche stanchezza, nausea, tachicardia. I casi di forte gravità sono per lo più legati all’assunzione concomitante di un’altra sostanza psicoattiva.