Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  luglio 11 Sabato calendario

Mario Draghi nel think tank vaticano

Papa Francesco chiama Mario Draghi. Il Pontefice ha nominato l’ex presidente della Bce membro della Pontifica Accademia delle Scienze Sociali, nata nel 1994 con lo scopo di fornire alla Chiesa gli elementi da impiegare per lo sviluppo della dottrina sociale e permettere di studiarne gli effetti dell’applicazione nella società contemporanea. Una sorta di super “think tank” – che ha sede nella bellissima Casina Pio IV dentro i giardini vaticani – che affronta i temi più caldi e spinosi della società e dell’economia. L’organismo “consultivo”, di cui ha fatto parte fino alla sua morte nel 2016 anche l’ex presidente della Bundesbank Hans Tietmeyer, è presieduto dall’economista Stefano Zamagni, il cancelliere è il vescovo argentino Sanchez Sorondo e il vice è Dario Viganò. 
Per Draghi si tratta della prima “carica” – anche se non operativa – che assume dopo aver lasciato a fine ottobre la guida della banca centrale di Francoforte. Draghi, ex allievo del collegio Massimo di Roma retto da gesuiti, ha incontrato più volte Papa Francesco: nel 2013 – pochi mesi dopo l’elezione a Pontefice – in udienza con la famiglia, nel 2016 per il conferimento a Papa Francesco del Premio Carlo Magno in Vaticano (Draghi era in prima fila accanto a Angela Merkel), ma forse l’ha visto anche in altre occasioni abbastanza di recente, ma molto riservatamente. La nomina di Draghi non è solo il riconoscimento dell’alto prestigio del banchiere e dell’economista: le sue posizioni – assunte di recente anche nella lettera al Financial Times su come deve essere affrontata la crisi del Covid-19 – sono considerate un elemento determinante per un confronto all’interno della complessa “dottrina Francesco” in economia, racchiusa in molti documenti, tra cui Evangelii Gaudium (2013)e Laudato si’ (2015), cui si aggiunge anche Oeconomicae et pecuniariae quaestiones (2018) sul sistema economico e finanziario. Draghi è un cattolico discreto, ma è noto il suo legame con i gesuiti, quindi anche con Jorge Bergoglio. Nel 2010 quando era Governatore della Banca d’Italia, scrisse sull’Osservatore Romano un ricordo dei suoi anni di studio al Massimo per la scomparsa di padre Franco Rozzi, storico preside dell’istituto morto a 94 anni. Alla fine della sua presidenza della Bce la storica rivista dei gesuiti italiani Civiltà Cattolica – diretta da padre Antonio Spadaro – aveva dedicato un lungo articolo-saggio sul mandato di Draghi.