la Repubblica, 9 luglio 2020
La guerra di foto tra Johnny Depp e la ex
Tre strisce di cocaina pronte sul tavolo e tagliuzzate con la carta di credito. Un bicchierone di whisky e Red Bull. Una scatolina di metallo, presumibilmente per altre droghe, col simbolo degno del suo "Pirati dei Caraibi”. “Property of J.D”. E poi tabacco da rollare. Il Los Angeles Times consegnato dal postino. Un cd masterizzato con “Robbed Blind” di Keith Richards, perché all’epoca – era il 2013 – doveva girare un documentario sul chitarrista degli Stones e «lui pippava, pippava sempre di più», racconta l’avvelenata ex moglie e attrice Amber Heard. E poi una pinta di rosso a colazione. Anzi, 25mila dollari in vino al mese. E un’altra foto in cui lui è collassato a terra dopo i suoi cocktail.
Paura e delirio a Londra. Johnny Depp si fa, ci fa, ci è. È ufficiale. Non c’è differenza con i protagonisti maledetti dei suoi spesso bellissimi film, come “Blow”, “The Libertine”. Personaggi in cerca d’autore, del quale alla fine se ne sono impossessati. Perché la 34enne Amber Heard sta rivelando i segreti più esplosivi e privati dell’ex marito Johnny, in un processo che ogni giorno nella capitale britannica scava sempre più il fondo, non solo della bottiglia. Raramente, si erano viste due star – dopo il divorzio di tre anni fa – devastarsi le reciproche reputazioni con un simile nichilismo, mediatico e perverso.
Johnny Depp, ma a 57 anni valeva davvero la pena denunciare il Sun e maciullarsi l’immagine? «Assolutamente sì, perché sono innocente, non ho mai picchiato Amber. Sono stato diffamato e la verità deve venire a galla». Depp non ci sta: «Ho iniziato a bere a 11 anni perché mia madre era depressa, ho sempre consumato droghe, ma non sono affatto un picchiatore di donne», come lo definì il Sun nel 2018 dopo le prime accuse di Heard. Per questo l’attore ha portato in tribunale il tabloid britannico chiamando mezza Hollywood a testimoniare (tra cui le ex Vanessa Paradis e Winona Ryder) e denunciando anche il direttore esecutivo del Sun Dan Wootton per diffamazione. Che a sua volta ha chiamato a testimoniare Heard per sostenere invece la tesi di Depp «mostro degno di Dottor Jekyll e Mister Hyde», che «picchiava Heard da strafatto e ubriaco».
Gli orrori di “Casa Depp” si basano su foto e video che i due producevano a vicenda per rivalersi l’uno sull’altra. Le ultime accuse parlano di Depp che avrebbe aggredito Amber su un aereo privato «perché mi tradisci con James Franco!», che poi voleva «bruciarla come una strega» («ma era uno scherzo»). Non solo: l’avrebbe presa a sberle quando lei rise del celebre tatuaggio di lui “Wino Forever”. Inoltre, Depp avrebbe minacciato di cuocere il cane di Amber al microonde (ma anche questo sarebbe un gioco) e si sarebbe drogato per 24 ore con la rockstar Marilyn Manson dopo essere andato a prendere la figlia a scuola.
Depp invece sostiene che Amber Heard, ubriaca e strafatta, gli abbia quasi mozzato un dito con una bottiglia di vodka, mostrandone l’atroce foto in aula. Che il vero motivo del loro divorzio sarebbe che lei «defecava nel letto», che «la vera violenta è lei, non io!», tanto che una volta, nel 2006, su un aereo privato, Johnny pare abbia dovuto dormire in bagno: «Le sue accuse sono folli!». In una conversazione registrata, l’attrice urla a Depp: «Ti ho colpito ma non ti ho steso, sei un bambino del cazzo!». Johnny e Amber si sono conosciuti nel 2010 a Los Angeles durante le riprese di “The Rum Diary – Cronache di una passione”, in cui lui era l’alcolizzato Paul Kemp. Forse era già tutto scritto. Finale escluso.