Corriere della Sera, 8 luglio 2020
Le sorelle delle colazioni italiane
A ciascuno il suo rito. E il suo preferito. Forse non sapete che un cornetto su quattro consumato in Italia viene da una fabbrica del napoletano: la Fresystem di Ottaviano. Uno stabilimento di 23mila metri quadri, con 200 dipendenti, da cui ogni anno escono 300 milioni di colazioni. Prodotti da forno surgelati, per conto terzi o con il marchio b2b Cupiello. Che richiama le tradizioni di una famiglia partenopea.
«La nostra storia – racconta Imma Simioli, presidente e amministratore delegato di Fresystem spa – nasce con mio padre Raffaele, che cominciò a fare l’imprenditore senza una lira. Figlio del fornaio di un paesino di provincia, negli anni ‘60 fondò la Mondialgelo, una delle prime imprese di gelati industriali. All’epoca, chi aveva capacità emergeva. E lui aveva un innato spirito imprenditoriale».
Non fu facile per una figlia femmina, allora 18enne, farsi «accettare» in azienda dal papà. «Mia madre, sempre un passo indietro al marito, mi chiese di affiancarlo. Lui mi ha forgiata invitandomi sempre a “distacco e cortesia”: un’educazione rigorosa che mi ha permesso di farmi strada in un ambiente maschile», dice Imma. Nel 1991 la svolta. «Proposero a papà – racconta – di acquisire dalla finanziaria di Stato Gepi un’azienda dolciaria prossima al fallimento, con un progetto di conversione al frozen. Si è rivelata vincente la scelta di essere sempre un passo avanti, entrando con i prodotti surgelati nel mercato, allora nascente, delle colazioni “all’italiana” e degli snack veloci, dolci e salati».
A pieno ritmo
La Fresystem attualmente produce quasi trecento milioni
di colazioni all’anno
In 29 anni Fresystem ha commercializzato 5 miliardi di colazioni. Oggi fattura oltre 60 milioni di euro con una media di 1,3 milioni di pezzi al giorno tra brioche, cornetti, muffin, sfoglie, tortine e prodotti salati. Di cui rifornisce 9 catene italiane su 10.
«Per prima arrivò Autogrill che, nel 1991, iniziò a cuocere i nostri prodotti nei punti vendita, inondandoli di un’atmosfera dolce. Da allora – sottolinea l’ad – è stato un crescendo». Alimentato da intuizioni imprenditoriali, investimenti in macchinari e tecnologie, invenzioni di ricette e prodotti che hanno anticipato le richieste del mercato. «Nei primi anni Duemila, McDonald’s ha lanciato i suo McCafé con i nostri prodotti. Facemmo il test su tre locali: conquistammo tutti con il profumo dei nostri cornetti. E anche con la nostra capacità di reagire alle richieste nei tempi giusti, in modo flessibile», racconta Imma Simioli, Cavaliere del Lavoro dal 2012.
Al suo fianco, nella guida aziendale, tre sorelle: Anna Maria, avvocato, membro del cda, che si occupa degli aspetti societari e legali; Maria Rosaria, architetto, consigliere, che cura immagine e comunicazione; Tiziana, consigliere, che segue l’export. Una gestione femminile che da 4 donne (il quintogenito, Eugenio, siede solo nel cda) prende la capacità di buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Immensa la varietà di impasti e farciture. Per tutti c’è una meticolosa ricerca sugli ingredienti (dalle mele della val di Non alle albicocche Pellecchiella del Vesuvio), sull’autenticità dei sapori e sulla salubrità. A partire dall’utilizzo del lievito MadreCupiello fresco, che vanta 80 anni d’età ed è stato studiato dalla facoltà di Agraria dell’Università Federico II per le sue caratteristiche organolettiche e la sua digeribilità. Un tema a cui Cupiello ha dedicato l’ultima novità: il cornetto Mybioma, con 10 fonti di fibre (tra cui patate, piselli, agrumi, bambù e semi di lino), per garantire la diversità del microbioma intestinale. Su questa scia anche il nuovo cornetto Bio e la linea MadreNatura, senza conservanti, monogliceridi e aromi artificiali. «Non ci siamo mai fermati. Con il lockdown ci eravamo messi in folle. Ora produciamo h24 su tre turni. Speriamo che agosto ci dia ragione e settembre non riservi sorprese», confida Imma Simioli.