Corriere della Sera, 6 luglio 2020
Johnny Depp e Amber Heard in tribunale
Potrebbero presentarsi in tribunale Vanessa Paradis e Winona Ryder, e tra i testimoni già chiamati in causa dalle due parti c’erano stati anche Elon Musk e James Franco: la saga giudiziaria di uno dei divorzi più feroci della storia di Hollywood ha un cast stellare. Protagonisti i divi Johnny Depp, oggi 57 anni, e Amber Heard, 34: il loro divorzio è stato sancito a maggio 2016 con un accordo da 7 milioni di dollari, eppure sembra non finire mai.
All’Alta Corte di Londra – dopo una sospensione di tre mesi a causa del lockdown — si riapre il dibattimento di un processo per diffamazione istruito a febbraio, che vede Depp contro The Sun: il tabloid nel 2018 lo ha definito «un picchiatore di mogli».
Tra i testimoni a favore di Depp potrebbero comparire appunto le sue ex più famose: Vanessa Paradis, madre dei suoi due figli, e Winona Ryder. Entrambe hanno garantito che Depp è «estraneo alla violenza» in due memorie già agli atti. In aula però ci sarà anche Amber Heard, chiamata a testimoniare dalla parte avversa. E la sentenza potrebbe influenzare l’altro processo, in corso negli Stati Uniti, in cui accusata di diffamazione è lei, per un articolo sulla violenza domestica del 2018 sul Washington Post in cui, pur non nominandolo, parla dell’ex marito.
L’esito di queste due vicende giudiziarie potrebbe essere fatale, o salvifico, per l’immagine di Depp: era il divo più pagato al mondo nel 2010, un anno prima di incontrare Amber Heard, ma da anni è associato quasi solo a alcol e droghe, al divorzio acerrimo, al ruolo di marito instabile e violento soprannominato da lei, di 23 anni più giovane, «the Monster».
Anche per questo la causa intentata al Sun non si è risolta con un accordo extragiudiziale, come spesso accade per i contenziosi di questo tipo, ma è arrivata fino all’Alta Corte, tribunale che si occupa in prima istanza di casi di «alto valore». Non contano i soldi: il processo potrebbe fruttare a Depp un risarcimento massimo di poche decine di migliaia di euro, nella migliore delle ipotesi; e gli costerà invece fino a un milione di spese legali. Conta invece per Depp arrestare la slavina dei danni d’immagine partita quando il divorzio, nel 2016, era stato accompagnato da un ordine restrittivo contro Depp per violenza domestica.
L’articolo del Sun, uscito nel 2018, era una sorta di appello alla scrittrice J. K. Rowling: era tranquilla, chiedeva l’autore del pezzo, a sapere che nel cast del film Animali fantastici e dove trovarli, tratto da un suo libro, c’era Depp, noto «picchiatore di mogli»? Nelle udienze preliminari, a fine febbraio, erano finiti agli atti – ottenuti chissà come dagli avvocati del Sun — 70 mila messaggi di un Depp chiaramente strafatto, che scriveva a un amico di volere «uccidere e bruciare» Amber. «Bruciamola. Anzi, prima la anneghiamo e poi la bruciamo. Poi mi occuperò del cadavere».
Il matrimonio con Amber Heard – che loro, in una delle poche note stampa congiunte, avevano definito «a volte traballante, ma sempre sorretto dall’amore» – è stato costellato di abusi. A solo un mese dalle nozze, in viaggio in Australia, una lite fra i due a colpi di bottiglie rotte e bicchieri si concluse con lui in ospedale per un dito mozzato. «La violenta era lei», scrivevano gli avvocati di Depp. Lei però compariva ripetutamente in pubblico con lividi e graffi: «Se li disegnava», ha sempre messo agli atti lui, cercando di portare tra i testimoni anche l’attore James Franco e Elon Musk, ex fidanzato di lei mai del tutto scomparso dalla scena. Una registrazione di alcune sedute di terapia (finite anche queste su un tabloid) dimostrò che pure lei lo colpiva con «pentole, padelle e vasi». E così via.
E dire che quando nel 2012 Depp aveva lasciato la madre dei suoi due figli, la cantante francese Vanessa Paradis, dopo 14 anni di convivenza, l’accordo raggiunto era stato amichevole, e lui aveva lasciato loro metà del suo patrimonio, 150 milioni di dollari. Se e come Johnny Depp è poi diventato «The Monster», lo diranno al processo tre donne che lo conoscono bene.