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 2020  luglio 05 Domenica calendario

Biografia di Fotinì Peluso

Nel gruppo di giovani talenti di Sotto il sole di Riccione, ritorno all’estate di Enrico Vanzina, il film più visto in Italia su Netflix, c’è Fotinì Peluso, 21 anni, madre greca (da cui il nome, significa “luminosa”) e carattere estroverso. Nella commedia diretta dal duo Younuts! Fotinì è la ragazza che si tormenta per il fidanzato che l’ha lasciata, senza accorgersi di ciò che prova per lei uno degli amici.
«È un film sull’immaginario dell’estate italiana», racconta l’attrice, «ma c’è uno scollamento tra le estati di Sapore di mare e quelle che facciamo adesso: allora Forte dei Marmi era l’appuntamento fisso, anno dopo anno, alla nostra generazione si sono ampliati gli orizzonti, si va spesso all’estero, di rado con gli stessi amici. Io poi le estati le ho vissute sempre in Grecia, che è casa mia, parlo greco e ricordo fin da ragazzina i mesi a Chios e Skyros, in condizioni spartane». Per questo è stato difficile «immedesimarmi, anche perché non sono tipo da discoteca. Però alla fine quel tipo di estate l’ho vissuta girando il film e ne sono contenta». Solare e sorridente, Fotinì a quindici anni ha fatto il primo provino «con Ivan Cotroneo, al trasteverino centro sociale del Cinema America. Non mi ha preso ma siamo rimasti in contatto». Non faceva parte del gruppo dei ragazzi del Cinema America «perché avevo molta matematica da studiare al liceo scientifio con il prof. Argentieri, essere mitologico venuto al Virgilio per salvarci dall’Apocalisse dell’ignoranza. Ci sentiamo ancora. La parlantina ce l’ho dall’età di cinque anni, ma il Virgilio mi ha regalato stimoli culturali unici». Un anno dopo si è iscritta a un’agenzia e Francesca Archibugi l’ha scelta nella serie Romanzo famigliare : «Il mio personaggio aveva un’energia trascinante che conosco e sul set mi sono sentita ascoltata e accettata». I genitori hanno preso bene la cosa, «perché la sera mi vedevano tornare dal set col sorriso sognante e poi perché ho continuato a studiare, a ottobre prendo la laurea breve in economia». Ivan Cotroneo l’ha chiamata per La compagnia del cigno «in un ruolo distante da me, quello di Barbara: complicato da incarnare, con i suoi turbamenti, l’incapacità di esprimere i sentimenti che si trasforma in pulsione autodistruttiva. È una serie speciale, quasi tutti gli attori sono musicisti».
Il debutto cinematografico con Il regno di Francesco Fanuele, appena uscito on demand. È la sorella antagonista di Stefano Fresi, autista dell’Atac che si ritrova monarca di una comunità sulla Salaria ferma al Medioevo: «Lì il lavoro è stato prima di tutto fisico, ho dovuto trovare una postura austera e composta, la maturità e la capacità di leadership di una nobile che guida il suo popolo. A sedici anni io vivevo sulle nuvole, invece Lisa è considerata una donna matura a cui non è concesso abbandonarsi alla propria fragilità ». In autunno la vedremo figlia di Kim Rossi Stuart, in Andrà tutto bene (titolo provvisorio) di Francesco Bruni, cui si prepara già il remake tedesco. «È stato il set più bello, Francesco è portatore di una serenità che fa lavorare bene e valorizza tutti i reparti. Kim Rossi Stuart è un grande attore, la sua dolcezza ha un fortissimo impatto su di me: in scena con lui non dovevo fare nulla, le emozioni erano naturalmente suscitate dalla sua presenza, non mi restava che vivere il momento. Sarà un film pieno di risate, anche se è un dramma. Perché la vita è drammatica, ma si ride comunque».