Dagospia, 4 luglio 2020
Bragantini e Ubi
Caro D’Agostino,
Salvatore Bragantini
non pretendo di esser visto come un “cavaliere senza macchia e senza paura”, ma obietto al fatto di esser dipinto, in un suo pezzo odierno, come uomo legato ad Ubi, le cui parti avrei preso oggi sul Corriere.
A parte che nel commento non mancano critiche ai bresciano-bergamaschi, chiarisco di aver lasciato Centrobanca nel 2004, in termini non proprio amichevoli con BPU- Banche Popolari Unite, che la controllava e da cui nacque Ubi.
ubi – Victor Massiah, Letizia Moratti e Andrea Moltrasio
Rimasi vice presidente di IW Bank fino al 2006, quando un altro forte dissidio con Ubi portò all’uscita mia e di altri anche da tale banca. Son passati da allora 14 anni, nel corso dei quali ho dovuto perfino far causa ad Ubi per veder riconosciuti i miei diritti.
In Permicro, primo operatore italiano nel Microcredito, Ubi è entrata, al pari di Bnl e diverse altre banche, senza miei interventi che, dati i precedenti, sarebbero stati controproducenti!
ubi intesa
Sono stato sì vice presidente della Banca Popolare di Vicenza, non certo “per conto” di Zonin, bensì, dopo la sua uscita di scena, per cercare di rimediare ai guasti della sua gestione.
Purtroppo questi erano tali che la banca è stata posta da Banca d’Italia in liquidazione coatta amministrativa, esattamente un anno dopo l’entrata mia e di altri nel CdA della banca.
Carlo Messina e victor Massiah
Da ultimo, e cosa più rilevante di tutte, segnalo che se ho dei legami professionali attuai li ho semmai con Intesa Sanpaolo, rilevante azionista, qui sì, di una società da me presieduta. Spero di non diventare ora, per questo solo fatto, “uomo di Intesa Sanpaolo”.
Grazie dell’attenzione e un saluto cordiale, da
Salvatore Bragantini
DAGO
DAGO-RISPOSTA
“Caro professore, a giudicare dall’articolo che ha scritto non si direbbe che lei si sia lasciato in malo modo con Ubi, anzi sembra che ne subisca ancora il richiamo. Se così non è, ci scusiamo per aver pensato male.
Evidentemente, non ha messo un solo motivo favorevole all’Ops di Intesa su Ubi proprio perché ha dei legami professionali attuali, tramite una società da lei presieduta, con Intesa San Paolo. Altrimenti, qualche motivo favorevole non avrebbe certo faticato a trovarlo.