ItaliaOggi, 3 luglio 2020
Il ponte sull’Oresund compie 20 anni
Costruito vent’anni fa, il ponte stradale e ferroviario di 16 chilometri sul canale dell’Oresund, che collega Copenaghen, in Danimarca, con Malmö, in Svezia, era il simbolo dell’unione tra i due Paesi, ma ora racconta le tensioni tra i due Stati della Ue a causa del coronavirus. Tutti i treni vengono bloccati in Danimarca per controlli sui passeggeri. I viaggiatori provenienti dalla Svezia devono scendere sulla banchina, mostrare il passaporto e un documento che provi che lavorano in Danimarca e questo a causa del Covid-19. Così il viaggio invece di durare 35 minuti può arrivare a un’ora.Era il primo luglio del Duemila quando fu inaugurato questo colosso da 4 miliardi di euro che è un gioiello di ingegneria. Il ponte sul Baltico, che unisce la penisola scandinava all’Europa continentale, comincia con un tunnel, a Copenaghen, in Danimarca, che riemerge al livello di un’isola artificiale per poi salire sul ponte che sorvola il canale dell’Oresund a 57 metri d’altezza e raggiunge Malmö, in Svezia. Un collegamento espresso: venti minuti in auto, 35 in treno.
Il ponte-tunnel ha cambiato la vita quotidiana intorno al canale dell’Oresund. Ogni anno vi transitano 7 milioni di veicoli e in treno fino a 12 milioni di passeggeri. Molti abitanti della capitale danese si sono trasferiti a Malmö dove le case costano meno rispetto a Copenaghen. E gli abitanti di Malmö vanno spesso in Danimarca non solo per lavoro ma per fare shopping, vedere degli spettacoli, oppure prendere l’aereo a Copenaghen.
Quello spirito di unione sta cambiando, per ragioni economiche sopraggiunte con la crisi del 2008-2009 che ha fortemente toccato la regione, ma soprattutto politiche.
Nel 2015 la Svezia ha ristabilito i controlli doganali sul ponte per tentare di diminuire il flusso dei rifugiati che arrivano alla sua frontiera. La Danimarca ha attuato la stessa misura nel 2019 lamentando il timore di minacce criminali dalla Svezia e poi per il coronavirus. Il risultato è che dal 2008 il traffico sul ponte sull’Oresund stagna. Nel 2008, 25 mila persone vi transitavano quotidianamente. Nel 2016, dopo la crisi dei migranti, il loro numero era già calato del 9%, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
Oggi, se un treno viene soppresso in Svezia non lo si sa in Danimarca e i passeggeri attendono invano sulla banchina. I due sistemi non comunicano. Oltre al tempo perso si aggiunge anche il prezzo elevato della carta mensile che dà accesso ai trasporti pubblici svedesi e danesi che costa 240 euro. In auto, l’abbonamento (430 euro) permette di pagare le prime 16 traversate, 23 euro ciascuna, le successive a 5 euro, ma, per complicare le cose, i danesi usano l’euro, e gli svedesi no.