Il Messaggero, 2 luglio 2020
La Germania scioglie le teste di cuoio
Troppi scandali, troppe collusioni con gli ambienti neonazisti: le teste di cuoio dell’unità speciale tedesca Ksk (Kommando spezialkräfte, Commando forze speciali), saranno sottoposte a una radicale operazione di riforma e repulisti, e saranno in parte sciolte. Ad annunciarlo è stata ieri la ministra della difesa Annegret Kramp-Karrenbauer, subentrata un anno fa a Ursula von der Leyen dopo il suo trasferimento alla guida della Commissione Ue a Bruxelles.
Dal 2017 gli scandali venuti alla luce dentro il corpo speciale si sono susseguiti innescando un animato dibattito politico sulla necessità di fare pulizia. Adesso Akk è passata ai fatti e ha lanciato un ultimatum: il corpo di elite ha tempo quattro mesi, fino al 31 ottobre, per riformarsi e mettere sotto controllo gli elementi radicali, altrimenti verrà sciolto. Sciolta del tutto e da subito è invece la seconda compagnia mentre tutti i soldati del Ksk in missioni all’estero saranno immediatamente ritirati.
TENDENZE ESTREMISTE
Il corpo speciale «non può continuare a esistere nelle attuali condizioni», ha tuonato la ministra. Il Ksk, e quanto meno parti di esso, ha sviluppato negli ultimi anni «una insana concezione di elite», con «tendenze estremiste e un atteggiamento lassista con i materiali e le munizioni assolutamente inaccettabile». O riporterà ordine al suo interno, o sarà sciolto e reintregrato nella Bundeswehr. La ministra ha messo in chiaro pero`che anche se verrà sciolto, le forze armate hanno bisogno di un’unità che opera in segreto. La decisione senza precedenti è la più difficile presa dalla leader (dimissionaria) della Cdu nella sua veste di ministra della difesa. Fa seguito a ripetuti scandali di contiguità fra soldati del corpo speciale e ambienti neonazisti, che hanno fortemente scosso l’opinione pubblica. A intervalli sono emersi sempre nuovi episodi di estremismo e violazione della Costituzione all’interno del Ksk: circa 600 finora. Fra i più eclatanti, un party di addio a un comandante nell’aprile 2017, con musica rock-nazi, saluto Heil Hitler e una gara al lancio di teste di maiale con una donna premio al vincitore. Lo scorso gennaio 20 soldati erano identificati come estremisti di destra, e a maggio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la polizia trovava in un terreno del Ksk in Sassonia un nascondiglio di armi e ingenti munizioni. Lo Spiegel rivelava tempo fa che era stata trovata a un riservista neonazi, poi sospeso, una lista con informazioni dettagliate su 17 politici di spicco di sinistra (Spd, Verdi e Linke) fra cui Heiko Maas, Sigmar Gabriel, Olaf Scholz, Martin Schulz.
LE INDAGINI
Le indagini sono rese difficili a causa del muro di silenzio, per fedeltà di corpo e paura, che regna nel Ksk, abituato a operare in segreto. Ne fanno parte 1.400 soldati e forze di appoggio, addestrati per missioni di salvataggio di tedeschi dalle zone di guerra, cattura di criminali di guerra e terroristi, reperimento di informazioni in zone di crisi, addestramento di forze armate alleate e contrasto di posizioni strategiche del nemico.