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 2020  luglio 02 Giovedì calendario

I tedeschi acquistano tedesco

Se attendo un bus a Roma o a Berlino, a volte per passare il tempo osservo le auto che mi passano davanti. A Berlino, al massimo, devo attendere una decina di minuti, e di rado vedo una macchina che non sia Made in Germany. Passa a volte una Fiat 500, di solito guidata da una signora. Per la metropoli si aggira anche qualche rara Ferrari.
A Berlino, può capitare di ammirare una mastodontica auto americana, una old car. Come a Cuba, sopravvivono modelli antichi lasciati dai militari americani. Quando cadde il Muro e gli americani se ne andarono le hanno vendute per pochi dollari ai berlinesi. A Roma, l’attesa è di solito più lunga, e imprevedibile, ma le auto italiane sono sempre in minoranza.

Nessun politico tedesco, oserebbe farsi vedere al volante di un’auto straniera. E la polizia pattuglia le strade su auto tedesche, perfino su una Porsche, ho letto. Nella lista delle prime dieci auto amate dai tedeschi, appena pubblicata, non trovate neppure un modello straniero. Al primo posto, anche se sempre meno venduta, si trova la Golf della Volkswagen. L’ anno scorso però ne sono stati venduti tre milioni e 730 mila esemplari, seguita da un’altra Vw, la Polo, con un milione e mezzo. Quindi due Opel, la Corsa con un milione e 190 mila, e a poche centinaia di vetture l’Astra. Al quinto posto la Mercedes Classe C, con un milione e 73 mila. Quindi la 3er Bmw con un milione e 71 mila. Ancora una Vw, la Passat con poco più di un milione. L’Audi A4 con 940 mila, e chiudono la lista la Ford Fiesta, con 880 mila, e la Ford Focus con 850 mila.

In base alla quota di mercato, il primo posto come prevedibile è della Vw con il 17,2%, seguita dalla Bmw con il 10,38%, dalla Ford con il 7,7%, e dalla Audi con il 7,4%. La Skoda si piazza al quinto posto con il 6%, ma è sempre di proprietà tedesca. La Opel segue con il 4,6%, e la Seat con il 4%. E infine troviamo il gruppo Fiat con il 3,1% alla pari con la Toyota.

La Fiat ha riguadagnato qualche punto da quando ha ricominciato a pensare alle auto, sempre grazie alla Fiat 500. Ma in un passato non remoto, i tedeschi amavano l’Alfa Romeo, e un gruppo di intenditori aveva una passione per la Lancia. Peccato che queste marche siano state fagocitate dalla Fiat. Tempo fa, una rivista ha pubblicato la foto di un modello Lancia con la didascalia: Schön, nicht wahr? Bella, non è vero? Però è una Fiat con un bel make- up. In Germania la Vokswagen possiede la Audi, ma rispetta i suoi modelli.
Ai bei tempi, la Fiat aveva una quota di mercato tra il 4,5%. Nel gennaio del 1999 apparve sul mercato la Multipla, e Stern scrisse che era l’auto più brutta dell’anno. A Torino si arrabbiarono. I responsabili della casa in Germania, con la sede a Francoforte, avrebbero dovuto impedire che venisse pubblicato l’articolo. Ma i rapporti con la stampa tedesca non funzionano come in Italia.

Certo c’è uno sconto per i giornalisti, ma è fisso, il 13%, da qualunque casa, basta mostrare la tessera, e dopo si continua a scrivere quel che si vuole. E per i maligni: io guido un’utilitaria, e non ho avuto alcuno sconto, perché era una macchina aziendale. Quando l’ho ritirata mi hanno regalato un ombrello, e mentre mi montavano la targa, mi hanno offerto una tazza di caffè.