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 2020  luglio 02 Giovedì calendario

Periscopio

«Quanti anni hai, piccolina?». «Sette». «Sai, io alla tua età ne avevo nove». Silvio Berlusconi. Catalogo dei viventi. Marsilio, 2009.



Emilio Fede confessa che, per intenerire le donne, inventava di essere stato abbandonato nella culla. Candida Morvillo. Corsera.


Sono nato a Leno, in provincia di Brescia, sono uno scrittore milanese d’adozione. Come sono tutti i veri milanesi, da Sant’Ambrogio a Leonardo da Vinci, passando per napoletani, toscani, valdostani, nigeriani, asiatici, ucraini, egiziani che milanesi sono diventati. Luca Doninelli, scrittore (Luca Mirenzi). Huffington Post.


Se un uomo apre la portiera dell’auto alla moglie o è nuova l’auto o è nuova la moglie. Filippo di Edimburgo. Alle 5 della sera.


Ritengo, molto semplicemente, che Conte (un uomo esperto, un professionista, anche se più astuto che intelligente) pensi soprattutto alle sue ambizioni personali. Non è uno statista, non è vicino ai drammatici problemi della gente. È passato dal presiedere un governo con la Lega alla presidenza di un governo sorretto dagli ex comunisti, pur di conservare la poltrona di Palazzo Chigi. E ha messo in mostra, lo dico senza antipatia, uno stile cinico: annuncia progetti irrealizzabili, poi rinvia tutto, non decide mai. Cesare Lanza. Alle 5 della sera.


Il giornalismo è del tutto cambiato a causa della televisione, che trasmette immagini e le notizie in diretta, anche se con molti errori di grammatica, sintassi, storia, geografia, pronuncia. Alberto Ronchey, Il fattore R, conversazione con Pierluigi Battista. Rizzoli, 2004.


Gli specialisti dell’assegnazione dei posti pubblici fra i grillini sono Stefano Buffagni e Riccardo Fraccaro. Buffagni gira proprio con una cartellina rossa. Dentro ci sono i dossier per decidere, o condizionare. Eni, Enel, Poste, Terna, Leonardo, Alitalia. E Rai. I vertici del Movimento ormai vengono interpellati anche per la nomina di un caporedattore qualsiasi. Così è ripartita la vecchia liturgia romana inaugurata dai satrapi socialisti al tempo dorato (per loro) che fu. Li trovavi seduti ai Due Ladroni in piazza Nicosia, o da Fortunato al Pantheon. Li salutavi, un sorriso da tavolo a tavolo, c’è gente che ci ha costruito carriere. Adesso conduttori ambiziosi e showgirl disoccupate sperano di incontrare la nomenklatura grillina nei locali della movida, da Maccheroni o da PaStation, il ristorante del figlio di Denis Verdini, a sua volta suocero di Matteo Salvini. Incurante delle parentele ingombranti, ci capita anche la senatrice Paola Taverna, quella che si alzava nell’emiciclo di Palazzo Madama e urlava: «Io so’ der popolo e ve lo dico in faccia: a zozzoniiiii!» - vestita come se stesse al Tibidabo di Ostia, zatteroni di sughero e jeans strappati, mentre oggi invece gira tutta in ghingheri, con la sua Louis Vuitton d’ordinanza. Fabrizio Roncone. Corsera.


«Dopo il flirt politico con la Santanchè, l’anno dopo c’è ricascato con Fini, già suo nemico», insisto. «Assistetti in diretta su Sky al famoso: “Che fai, mi cacci?”. Ebbi simpatia per Fini e ci siamo rivisti. Gli chiesi: “Come hai potuto stare anni col Cav?”. Rispose: “Posti e potere”. Non mi piacque. Gli chiesi: “Perché vuoi metterti con Casini?”. Rispose: “È come l’ombrello: quando piove serve”. Mi spiacque anche questo. Gli dissi: “Dovresti lasciare la presidenza della Camera per avere le mani libere”. Replicò: “Eh… ma… È un posto sicuro… dà prestigio... Come faccio?”. Era il solito Fini. Un debole e senza coraggio che mai avrebbe giocato in grande. Gli girai le spalle». Tomaso Staiti di Cuddia, ex deputato del Msi (Giancarlo Perna). Libero.


Nel rapporto Colao c’è la mancanza di riferimenti alla riforma della magistratura, mentre non si va da nessuna parte se non si separano le carriere dei giudici. Giulio Sapelli, economista. Il Giornale.


Che cosa significa il fatto che in soli tre anni il Pd di Renzi e il M5s hanno visto drasticamente ridimensionati i loro consensi? Che non sanno rispondere alla domanda che qualunque elettore alla fine fa ai partiti: prima di dirci cosa volete spiegateci chi siete? Entrambi i partiti soffrono di un difetto di identità. Paolo Cirino Pomicino, ex ministro Dc (Maurizio Caversan). LaVerità.


Quando ci fu la dichiarazione di guerra del 10 giugno del ’1941 ero a Saline di Volterra. Ricordo benissimo la piazzetta in cui ascoltai il discorso. Mi dava l’impressione che fosse una guerra che stava per finire. Incominciava, ma stava per finire. Un mio cugino militare disse: «Vedrai che non faccio in tempo a partire, che mi fanno tornare a casa». Ma non fu così. Ti ricordi la frase di Mussolini? «Voglio qualche decina di morti sul tavolo della pace». Non fu così. La storia è stata diversa, gli italiani hanno sofferto tanto, tutti. Fabiano Fabiani, ex capo Rai e Finmeccanica (Walter Veltroni). Corsera.


Il microonde non è per nulla pericoloso. Io lo uso anche per il cavolo: 5 minuti in una ciotola coperta con l’apposita pellicola. Nessun odore in casa, aromi conservati. La gente ha paura delle radiazioni e dimentica che anche la luce solare è una radiazione. Dario Bressanini, dietologo (Stefano Lorenzetto). Corsera.


Il 90% di deputati e senatori 5Stelle e il 40-50% del Pd, anche alla luce del referendum sul taglio dei parlamentari, non ha un futuro oltre questa legislatura, quindi resterà incollato all’idea (qualsiasi cosa accada) di farla durare fino alla fine. Poi, è vero, vista la debolezza dell’esecutivo, c’è sempre il rischio di un incidente di percorso. Franco Bechis. Il Sussidiario.


Per un uomo, la maturità comincia quando intuisce che la cosa più importante della vita non è il denaro ma il tempo (per una donna comincia quando uno sguardo insistente, che fino a un giorno prima la infastidiva, d’un tratto la lusinga). Aldo Cazzullo, Fabrizio Roncone, Peccati immortali. Mondadori, 2019.


La Cattolica era un’università molto aperta. Fu in Cattolica che ci si occupò di Wittgenstein. La prima traduzione del Tractatus fu opera del gesuita Gian Carlo Maria Colombo, un brillante allievo di Bontadini che purtroppo morì giovane in un incidente di montagna. Evandro Agazzi, filosofo (Antonio Gnoli). la Repubblica.


Cesare Garboli mi raccontò che Bertolucci a volte si invecchiava a bella posta sedendo nel soggiorno di casa sua con un berretto in testa e indosso un cardigan rosso scuro usato e riusato. Lo scopo? Ingannare la morte di cui aveva paura e apparirle il più possibile indesiderabile. Così indesiderabile da lasciarlo lì dov’era, cioè vivo tra i vivi. Antonio Debenedetti. Corsera.


Spacca un capello in quattro. E poi? Roberto Gervaso. Il Giornale.