La Stampa, 2 luglio 2020
Lo spot calabrese che infanga il nord
Più che uno spot per incentivare il turismo, sembra una sconfortante guerra tra poveri. «Venite in vacanza in Calabria, al Nord ci si ammala», recita la contestata clip dei comuni della Locride. Il video – sapientemente rilanciato dalla grancassa social – contrappone le brutture delle città settentrionali alle meraviglie locali. Da un lato ciminiere, smog e traffico; dall’altro natura incontaminata, arte e promesse solenni di «distanziamento sociale» in spiagge da favola. Il filmato spopola, l’effetto virale è scontato. Zaia e i leghisti insorgono, gli albergatori locali prendono le distanze. Scottata dallo spot di Easyjet che descriveva la Calabria come una «terra di mafia senza turisti», la presidente salviniana Santelli nicchia: «Noi difendiamo la dignità dei calabresi». Torna in mente la massima di Luciano De Crescenzo in versione Bellavista: «Si è sempre meridionali di qualcuno».