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 2020  luglio 01 Mercoledì calendario

Sbarcano a Milano i micro appartamenti

Aprirà a Milano in viale Monza il progetto City Pop della svizzera Artisa, che punta a realizzare nel capoluogo lombardo 300 appartamenti, soluzioni micro living, da affittare per poi replicare il modello a Roma, Firenze, Bologna e Padova. Un modello che si sta sviluppando in Europa e che prevede appartamenti da 23 a 77 mq da affittare con contratti flessibili, tramite una App e pagare con carta di credito. I contratti vanno dalle 4 alle 54 settimane. 
Obiettivo di 1500 abitazioni
«La nostra idea è di creare in Italia un network di 1.000-1.500 mini-abitazioni City Pop (format che dà il nome alla società del gruppo Artisa che li gestisce) – dice Stefano Artioli, presidente di Artisa -. A Milano partiamo con 300 soluzioni riqualificando un edificio esistente in una zona semicentrale pronto a marzo 2021. La metratura minima parte da 28 mq (all’estero si scende fino a 23 mq), con servizi alle residenze a 360 gradi, da coliving, coworking, co-eating e palestra fino a coprire tutte le necessità come il caffè in appartamento e il dentifricio se qualcuno ha dimenticato di acquistarlo». 
La catena nasce nel 2013 e nel 2015 si concretizza con i primi progetti per assecondare la richiesta di famiglie monoparentali sempre più numerose nel mondo. Ma anche per persone che viaggiano per lavoro e non vogliono stare in hotel. «A Zurigo e Lugano ci sono già i primi 200 appartamenti attivi – dice ancora l’intervistato -, altri 600 sono in costruzione tra Berna, Losanna, Ginevra e Basilea. In vista anche mille a Berlino». L’obiettivo è di realizzare 15mila appartamenti nei prossimi 3-5 anni. Intanto il primo portafoglio City Pop svizzero è stato acquistato da Swiss Life Asset Managers. In tutto i 403 micro appartamenti nelle città di Losanna, Lugano e Zurigo. I due edifici City Pop a Losanna e Lugano sono nuove costruzioni, gli altri due a Zurigo sono immobili rinnovati e ottimizzati a livello energetico. Tutti sono in location centrali con l’80% della superficie destinata ad abitazioni e il 20% a servizi. A Zurigo il tetto di uno degli edifici è un giardino all’aperto per cene con amici. 
L’espansione all’estero prevede la realizzazione di case con questo taglio a Praga, dove in piazza Venceslao la società ristrutturerà l’hotel del 1908 dove è morto Jan Palach. Tanto che lo stesso contratto di concessione prevede che qui tra i 120 appartamenti nuovi ci sia anche una stanza dedicata al patriota cecoslovacco. 
Il prezzo? Dipende dalla location. In genere in città meno care il costo medio dell’affitto è di 880 franchi al mese appartamento, canone che raddoppia in città come Zurigo.
Artisa concentra il proprio business anche nel real estate commerciale e residenziale tradizionale e nel senior living. In questo ultimi segmento gestisce cinque strutture (che rappresentano il 20% del portafoglio del gruppo), ma intende aumentare il numero di strutture dedicate in Svizzera per colmare il vuoto creato dall’aumento demografico degli anziani. Nel real estate tradizionale Artisa si concentra tanto nel residenziale quanto nel segmento “commercial”. In Italia ha partecipato alla gara per la vendita della Torre Velasca da parte di Unipol, poi ceduta al colosso americano Hines.