ItaliaOggi, 25 giugno 2020
La mascherina da night club
La tradizione dei confezionatori di kimono, quella capacità di sedurre che hanno le danzatrici del ventre, le misure di precauzione indotte dall’emergenza coronavirus. Mettendo insieme queste tre ingredienti in Giappone si sono inventati un nuovo articolo di tendenza: una mascherina per le ragazze dei night club. Ora che nel regno nipponico la vita notturna sta via via riprendendosi, emergono nuove necessità cui far fronte: intrattenersi con un’avvenente hostess che indossa una mascherina Ffp2 non è certo il massimo, impossibile ammiccare, figuriamoci fare un brindisi.
Ma dall’esperienza di un’azienda specializzata nella produzione di kimono, Otozuki, e dalle necessità di un’impresa che gestisce locali notturni a Yonezawa, nella prefettura di Yamagata, è nata Face Veil (www.faceveil.net).
Chiamarla mascherina è riduttivo. Gli inventori, come ha riportato l’agenzia Kyodo, spiegano che funge da dispositivo di protezione personale, ma dona a chi la indossa fascino e sensualità. La speciale mascherina, infatti, si ispira ai veli che portano sul visto le danzatrici del ventre ed è costituita da tre strisce verticali di stoffa, che formano una sorta di copertura a tenda su naso e bocca. La striscia centrale ha uno spessore doppio delle altre, in modo da garantire una maggiore protezione proprio su naso e bocca. Tessuti e ricami, poi, possono fare la differenza sotto il profilo dell’eleganza e il taglio del modello rende alle ragazze facile sorseggiare un flute di champagne, creando un’atmosfera affascinante per i clienti del locale.
Chi indossa Face Veil, infatti, è in grado di mangiare e bere senza rimuovere il rivestimento, basta semplicemente sollevare la striscia centrale di stoffa. Queste eleganti mascherine sono ora proposte online da una cooperativa che si occupa di vendita al dettaglio di liquori nella città del Giappone nord-orientale. «Risultano meno scomode di una mascherina tradizionale», ha spiegato a Kyodo uno dei funzionari dell’azienda, «Stanno diventando molto popolari tra le donne che lavorano nel settore della vita notturna». Un pezzo costa poco meno di 20 euro e si può scegliere tra un ventaglio di colori, tra cui nero, blu e rosa, e tre diverse tipologie: tinta unita, pizzo e tessuto tradizionale Yonezawa. Le maschere Face Veil, ha detto la cooperativa all’agenzia Kyodo, sono richieste anche da persone che hanno problemi con la pelle e cercano dispositivi che non stringano troppo il volto e dai musicisti di strumenti a fiato.
La diffusione di Face Veil sta aumentando proprio mentre il Giappone sta cercando di tornare a una vita normale dopo aver affrontato Covid-19 (circa 18mila casi e quasi mille decessi) e aver terminato lo stato di emergenza per la pandemia a fine maggio. Dopo il lockdown anche i locali notturni stanno riprendendo a lavorare, pur con le necessarie misure di distanziamento sociale: un brindisi sicuro, elegante e sensuale ora è possibile.