Il Sole 24 Ore, 25 giugno 2020
Il bond a 100 anni di Vienna voluto da tutti
Un rendimento inferiore all’1% per investire in un titolo a 100 anni potrebbe non sembrare un granché, ma la corsa alla sicurezza ha consentito alle obbligazioni del “secolo” austriache di raddoppiare il loro valore. Ecco perché il collocamento di un nuovo titolo di Stato con scadenza 2120 ha ottenuto ordini record di oltre 17,7 miliardi di euro nonostante offra una cedola dello 0,85 per cento. Il deal segue il successo del primo bond del Secolo collocato tre anni fa da Vienna il quale da allora ha continuato a salire per restituire agli investitori circa l’85 per cento. Il bond in circolazione rende solo lo 0,83%, inferiore al tasso offerto per i titoli di Stato dell’Italia con scadenza 7 anni. Anche perché, i rendimenti positivi stanno diventando una rarità soprattutto nel settore obbligazionario sovereign con rating investment grade come dimostra il caso della curva dei rendimenti della Germania tutta al di sotto di zero. Un investimento del genere è una scommessa sul fatto che l’inflazione rimanga depressa a lungo. Per l’Austria la possibilità di raccogliere 2 miliardi di euro a costi mai così bassi per cento anni.