Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  giugno 19 Venerdì calendario

In Francia la bistecca è tale solo se è di carne

I prodotti a base di proteine vegetali non possono essere definiti dalle parole steak (bistecca), saucisse (salsiccia) ed escalope (cotoletta). Lo prevede una proposta di legge adottata dai deputati francesi lo scorso 27 maggio. Se resta ancora da stabilire, entro la fine dell’anno, la percentuale esatta di proteine vegetali oltre la quale sono vietate le denominazioni proprie agli alimenti di origine animale, questa decisione è strategica per la filiera della carne, che da anni è impegnata per cercare di evitare la confusione in un mercato da 35 miliardi di euro. Una torta ambita dagli specialisti di prodotti vegetali, che cavalcano l’onda del veganismo e del vegetarianismo, e dalle startup che sviluppano «carne» da coltura in laboratorio. Secondo quanto riporta il quotidiano Le Figaro, questo mercato potrebbe raggiungere i 600 milioni di euro nel 2021. Ma per i professionisti del settore carne, le qualità organolettiche e nutrizionali di questi prodotti non hanno nulla a che vedere con l’originale.