Corriere della Sera, 16 giugno 2020
Il calcio adesso mette i muscoli
A differenza di una volta, certi muscoli extra, ben visibili nelle prime partite post-clausura, sono nati e cresciuti alla luce del sole. E dei social network, dato che molti dei protagonisti hanno documentato i loro allenamenti casalinghi. In certi casi però il risultato non è meno inquietante rispetto al passato: le immagini di Leon Goretzka, flessuoso e talentuoso centrocampista offensivo del Bayern Monaco, hanno fatto scalpore non solo in Germania, documentando una lievitazione muscolare rapida e perfino eccessiva. Ma apparentemente utile, dato che la ripartenza di Leon è stata da re della foresta: tre gol, due assist e tre partite intere consecutive in campo, un evento che non gli accadeva da un bel po’.
Da Sergio Ramos a De Ligt, da Salah a Ronaldo (che da sempre detta la linea in materia: lavoro, lavoro, lavoro), la sfilata di muscoli tirati a lucido è appena iniziata, ma non è detto necessariamente che faccia la differenza in campo, per esempio negli sprint e nei cambi di direzione. Alessandro Pilati, uno dei due preparatori atletici del Genoa, è l’unico in serie A ad avere anche una qualifica di allenatore di pesistica olimpica: «Il lockdown ha innescato risposte psicologiche eterogenee – premette – ed è possibile che alcuni atleti abbiano toccato alcuni aspetti della propria preparazione che non avevano potuto o voluto prendere in considerazione in precedenza: lo abbiamo notato anche nel nostro gruppo».
Il risultato, come convengono altri preparatori, è che il livello di forma delle squadre mediamente è buono – soprattutto rispetto al rientro dal classico periodo estivo di vacanze – ma l’attività aerobica e di pesi fatta durante i mesi chiusi in casa dai calciatori è diversa da quella a cui sono abituati: «Sì – conferma Pilati – indubbiamente le attività specifiche come accelerare, frenare, cambiare direzione e la velocità di contrazione muscolare tipica del calcio sono state trascurate: ci vorrà un periodo sufficientemente lungo per tornare a essere performanti».
In fin dei conti, anche se ci sono dei calciatori come Diego De Ascentis (ex di Milan, Bari, Toro e Atalanta) che sono diventati cultori del crossfit e della pesistica, non si ricordano body-builder diventati buoni giocatori di pallone. Quindi sarà bene non esagerare con i pesi, adesso che la normalità dell’allenamento è stata ripristinata: «L’ipertrofia tipica del body building è molto poco funzionale al calciatore – osserva Pilati – che ha bisogno di un allenamento per miglioramento della forza in tempi rapidi. Comunque la pesistica olimpica è sempre più usata in numerosi sport e anche nel calcio si inizia a vedere qualcosa di più di queste metodiche». Qualcuno si è portato avanti da solo, ma non è detto che sia diventato più forte.