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 2020  giugno 10 Mercoledì calendario

Calcio, il fattore campo è solo virtuale

Il fattore campo, di solito, porta gioco, reti e punti. Ma se non c’è il pubblico il prodotto cambia. In Bundesliga va così: stagione ripresa a porte chiuse e vittorie interne (quasi) scomparse, dal 42,79 per cento del periodo pre-Covid al 19,5 nella finestra dal 16 maggio ad oggi. Il fattore campo è diventato fattore stadio dove lo stadio è da ripensare fra effetti speciali, suoni e ricordi: l’obiettivo è riempirlo di tifo virtuale. 
Champions a porte aperte?
In Danimarca, al Ceres Park di Aarhus, qualcosa si è mosso ed è diventato, a suo modo, un precedente unico. Oltre 10 mila persone hanno assistito, la settimana scorsa, alla sfida fra il club di casa dell’Agf e il Randers (1-1) come se fossero sugli spalti e non nelle proprie abitazioni: la collaborazione digitale con la piattaforma Zoom ha fatto sì da collegare sui maxischermi - il più grande di 40 metri - i tifosi attraverso smartphone e devices e riprodurne la presenza lungo le tribune dello stadio. Il fattore stadio è quello che in Giappone farà sentire gli applausi, i cori e le urla della gente durante le gare a porte chiuse grazie ad un’applicazione che li consegna a 58 altoparlanti inseriti negli spalti.
Spezzare il silenzio e rompere il monotono suono del pallone. Il calcio gioca la nuova partita in attesa di riaprire, seppur in percentuali rispetto alla capienza, al suo pubblico. Può accadere dopo la metà di luglio - l’Italia è in prima fila per la svolta -, potrà succedere a fine agosto quando l’Uefa metterà in scena la finale di Champions League. Di sicuro le autorità, politiche e sanitarie, ci stanno lavorando.
Intanto, spazio agli effetti speciali. Nella Liga spagnola che ricomincerà domani sera dal derby di Siviglia un audio accompagnerà le azioni delle squadre e un applauso al 20’ di ogni partita, e fino alla fine della stagione il 19 luglio, ricorderà le vittime della drammatica emergenza sanitaria e omaggerà medici ed infermieri rimasti in prima linea: lo hanno chiamato "Aplauso Infinito", un gesto virtuale e raccolto in una piattaforma web per essere ricreato negli stadi. Lo stadio diventa un fattore. O, meglio, prova a farlo. Il Real Madrid trasloca: il Santiago Bernabeu si rifà il trucco - sarà pronto nel 2022 - così il piccolo teatro dei sogni diventerà l’Alfredo Di Stefano, 6 mila posti (rigorosamente vuoti) dentro la Ciudad alle porte di Madrid, con nuova, momentanea, destinazione ad agosto per le gare, eventuali, di Champions League.
In Italia è tempo di prove generali. Animazioni e proiezioni di bandierine sulle tribune la prima scelta per le semifinali di Coppa Italia, poi toccherà ad ogni singolo club scegliere. La Lazio ha fatto un passo avanti imboccando la via delle sagome personalizzate da acquistare con parte del ricavato alla Croce Rossa. In tv, Sky ha già il canale con il tifo.