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 2020  giugno 09 Martedì calendario

Italia, Wir kommen, arriviamo!

«Bella italia! Wir kommen», arriviamo. È il titolo di un commento di Alexander Neubacher sull’ultimo numero di Spiegel. Dal 3 giugno, i turisti stranieri possono tornare, e tra pochi giorni il governo tedesco toglierà il Warnung, l’avvertimento, a evitare i viaggi in certi paesi, tra cui la Bella Italia, agognata anche durante la pandemia. In fondo non ci sono spiagge in Lombardia o in Piemonte.Ma attenti: l’articolo appare nella rubrica Gegendarstellung, le smentite. È un pezzo ironico, almeno negli intenti. Un manuale di comportamento se i vacanzieri vogliono evitare problemi. Negli ultimi tempi, gli italiani dimostrano una sempre più forte avversione verso Frau Merkel e i suoi connazionali, a causa della mancanza di solidarietà dimostrata durante i giorni più tragici dell’epidemia.
Il collega Alexander elenca notizie vere, altre volutamente parziali per favorire i malintesi. Inutile perdere spazio per le precisazioni, Ricorda che un senatore grillino ha protestato contro «i diktat dei nipotini di Hitler», e un comico ha messo in rete un breve video con una serie di insulti e di luoghi comuni contro la Germania, che ha ricevuto decine di migliaia di like (era Tullio Solenghi, e in questo caso come dare torto a Alexander?). Anche il premier Conte ha denunciato l’egoismo della Germania contraria agli eurobonds.
Per gli ostinati tedeschi in vacanza sul Teutonengrill, come chiamano con autoironia la Riviera adriatica, meglio sarebbe prudente non parlare di soldi. Non si chieda per carità, come l’Italia indebitata spenda tre miliardi per aiutare l’Alitalia, indebitata al contrario della Lufthansa (Spiegel dimentica che la compagnia di bandiera tedesca stava per fallire se non avesse avuto un aiuto di oltre 9 miliardi). Non vi meravigliate perché gli italiani siano più ricchi dei tedeschi, se si valutano i loro conti in banca. E non vi indignate se il governo di Roma ha emesso titoli con un interesse che i risparmiatori tedeschi possono solo sognare. E conclude: «Godetevi pure la dolce vita all’italiana, ma non chiedete chi alla fine paghi il conto».
Prima che gli italiani si indignino, un’altra notizia. Nella notte tra il 2 e il 3 giugno, poco prima dell’apertura della frontiera, Marco degli Innocenti, un giornalista italiano in pensione che vive in Baviera, e ama sempre il mestiere, è andato sul Brennero a vedere, come facevano i cronisti ai vecchi tempi. E ha scritto un articolo per il Deutsch Italia, giornale online di Berlino.
Una lunga fila di auto con targa tedesca è cominciata a scendere verso l’Italia già un paio d’ore prima di mercoledì. Poi alle 23,30 un’auto della polizia stradale si è appostata appena oltre il confine con l’Austria, e ha fermato una coppia diretta in Puglia: 740 euro di multa, 370 a testa. I due sfortunati chiedevano perché solo a loro, mentre altri turisti continuavano a transitare indisturbati. «Non è colpa nostra, hanno spiegato a degli Innocenti, i due agenti, questi sono gli ordini».
Ricordo che perfino un poliziotto negli ultimi giorni della Ddr, quando in mia presenza un collega inesperto gli presentò un passaporto senza un visto valido, si voltò e disse piano: «Questo non l’ho visto». I due turisti sul Brennero sono ripartiti avvertendo: amiamo l’Italia, ma non torneremo mai più.
Il commento di alcuni lettori è stato, che importa? Peggio per loro. Peccato che fosse presente anche una troupe dell’Ard, il primo canale pubblico tedesco, e che la scenetta sia andata in onda sul Tagesthemen, l’approfondimento serale del telegiornale, con una media di oltre due milioni di spettatori. Quanto perderà l’industria turistica a causa dei 740 euro incassati dai due agenti della stradale, vittime a loro volta della burocrazia? Italia bella e masochista.