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 2020  giugno 06 Sabato calendario

Senza messe la chiesa francese ha perso 60 milioni

La mancata celebrazione delle messe per le dieci settimane di confinamento, causa Covid-19, ha ridotto le entrate della Chiesa cattolica francese di circa 40-50 milioni di euro, secondo le stime del segretario generale aggiunto della Conferenza dei vescovi di Francia, Ambroise Laurent, riportate da Le Figaro. Una perdita finanziaria considerevole tanto da indurla, per superare l’emergenza, a chiedere ai fedeli di essere generosi e di fare donazioni via Internet, sulla piattaforma dedicata (donnons.catholique.fr). La campagna di raccolta fondi, in via straordinaria, si svolgerà dal 13 al 28 giugno. Già durante il confinamento la Chiesa ha sperimentato la questua elettronica attraverso applicazioni dedicate raccogliendo all’incirca 3 milioni di euro. L’obiettivo annuale da raggiungere è di circa 550 milioni di euro.In Francia, contrariamente a quanto si crede, la Chiesa cattolica non vive delle proprie risorse immobiliari o finanziarie, ma essenzialmente delle offerte dei fedeli che le assicurano il 95% delle proprie entrate. La maggior parte arriva dalla questua e da altre profferte (somme donate per dire le messe o raccolte in occasione di funerali, battesimi, matrimoni), ma, purtroppo, senza le messe nelle dieci settimane di confinamento il crollo finanziario è stato istantaneo. In Francia, le elemosine domenicali fruttano dai 3 ai 5 milioni di euro e dunque le mancate celebrazioni hanno procurato mancate entrate per diversi milioni, tra 40 e 60, secondo il laico Laurent delegato alle questioni economiche. A suo dire, a fine giugno, una decina di diocesi saranno in rosso. La richiesta che viene fatta ai cattolici è di donare adesso quello che non hanno potuto offrire durante le dieci settimane senza messe. Diverse parrocchie avevano incoraggiato i fedeli a mettere in una busta, domenica dopo domenica, quello che intendevano donare durante la questua per offrirlo dopo il confinamento. Un atto da considerarsi liturgico, che partecipa alla vita spirituale, secondo il portavoce dell’episcopato francese. L’auspicio è di raggiungere 50 milioni di euro.