Corriere della Sera, 6 giugno 2020
Il pedofilo tedesco indagato anche per un’altra bimba scomparsa
Non c’è solo Maddie McCann. Il pedofilo tedesco considerato il principale sospetto nel caso della bambina inglese di 3 anni sparita in Portogallo nel 2007, è ora oggetto di una indagine della polizia tedesca in relazione alla scomparsa di una bimba di 5 anni avvenuta nel maggio del 2015 nel Land della Sassonia-Anhalt.
È emerso che Christian Brückner viveva in un caravan a poche decine di chilometri da dove la piccola, Inga Gehricke, bionda e con gli occhi azzurri come Maddie, era svanita nel nulla durante una gita con i familiari. Il posto era già stato perquisito nel 2016, quando gli investigatori avevano trovato immagini pedopornografiche in una chiavetta Usb nascosta sotto «ossa animali»: per questo motivo Brückner era stato accusato di pornografia infantile, ma non era stato incriminato per la sparizione di Inga, nonostante non avesse alcun alibi per quel giorno.
Ora però il caso è stato riaperto, nel momento in cui i giornali tedeschi rivelano che già nel 2013 Bruckner era stato colto a fantasticare su delle chat online a proposito della possibilità di rapire e abusare di bambini: «Voglio catturare qualcosa di piccolo e usarlo per giorni», aveva confessato a un conoscente, aggiungendo che poi «sarebbe stato meglio distruggere le prove».
Già a 17 anni Brückner era stato spedito in riformatorio per abusi sessuali su bambine: in un caso aveva molestato una piccola di sei anni in un parco giochi, mentre in una seconda occasione si era abbassato i pantaloni di fronte a un bambina di nove anni.
Ciò che appare sempre più stupefacente è come un soggetto simile sia finito più volte nei radar della polizia, sia in Germania sia in Portogallo dopo la sparizione di Maddie, ma non sia stato mai considerato come un potenziale colpevole.
Il pedofilo sta adesso scontando una precedente condanna a 21 mesi per traffico di droga in una prigione di Kiel, in Germania. Ma c’è il rischio che possa essere rimesso in libertà fra qualche giorno: è quanto scrivono i giornali tedeschi, secondo i quali è imminente una decisione in appello sulla sua sorte.
Il criminale nel 2018 era stato estradato dall’Italia e lo scorso dicembre è stato condannato a sette anni di galera per lo stupro di una anziana turista americana in Portogallo, 18 mesi prima della scomparsa di Maddie. Solo che i suoi avvocati hanno fatto appello: se dovessero averla vinta, la condanna per stupro decadrebbe. E dato che ha già scontato due terzi della pena detentiva per droga, a questo punto Bruckner, già domani, potrebbe riguadagnare la libertà.
Intanto gli investigatori stanno dando la caccia a una donna di origine kosovara che era la fidanzata di Bruckner in Portogallo ai tempi della scomparsa di Maddie: la giovane era all’epoca minorenne e viveva con il tedesco, che avrebbe lasciato poco prima del presunto rapimento della piccola inglese. Mentre è stato identificato come il portoghese Diego Silva l’interlocutore che parlò a telefono per mezz’ora con Bruckner nei minuti precedenti la scomparsa di Maddie: ora la polizia lo cerca per interrogarlo.
A Londra la cellula di Scotland Yard che indaga sul caso ha ricevuto oltre 270 telefonate e email da potenziali testimoni, dopo che è stata rivelata l’identità del nuovo sospetto: uno sviluppo che i genitori della bambina hanno definito «incoraggiante». Le autorità britanniche ritengono però che non ci siano molte possibilità di incriminare ed estradare un cittadino straniero per un delitto commesso all’estero.