Avvenire, 3 giugno 2020
In Vaticano lo sport vuole ricominciare
Anche nello Stato più piccolo del mondo la pandemia ha fermato lo sport, ma pure nella Città del Vaticano c’è tanta voglia di ripartire dando due calci ad un pallone o correndo una maratona, con quest’ultima che può fregiarsi di un club ormai ben noto per i suoi successi anche fuori dall’Italia. L’Athletica Vaticana, prima squadra sportiva ufficiale del piccolo Stato e affiliata alla Federazione italiana di atletica leggera, può contare su quasi 100 atleti di buona caratura, coordinati dal presidente Melchor Jose Sanchez De Toca Alameda, sacerdote spagnolo e buon fondista, segretario del Pontificio consiglio della cultura (da cui dipende anche lo sport) e dal vice presidente Giampaolo Mattei, giornalista dell’Osservatore Romano. Proprio in questi giorni l’Athletica Vaticana avrebbe dovuto organizzare “We run togheter”, il primo Meeting internazionale di atletica leggera, in collaborazione con le Fiamme Gialle, nel Centro sportivo della Finanza a Castelporziano, alle porte di Roma. Il Meeting è stato solo rimandato e si farà non appena possibile, con il coinvolgimento di alcuni grandi campioni olimpionici e mondiali di diversi religioni e culture, atleti con disabilità fisica (le star del mondo paralimpico) e mentale, atleti rifugiati e migranti (compresi gli “onorari” tesserati in collaborazione con la Cooperativa Auxilium). E con i detenuti a fare, per la prima volta e ufficialmente, i giudici delle gare, in collaborazione le Fiamme Azzurre, per un percorso di reinserimento sociale. Un Meeting che ha già un testimonial d’eccezione in papa Francesco che nei giorni scorsi ha ricevuto una rappresentanza di atleti iscritti al meeting, guidati dal presidente del pontificio consiglio della Cultura, cardinaleGianfranco Ravasi, invitandoli «a contagiare il mondo con la bellezza dello sport». E l’emergenza sanitaria non ha di certo bloccato i valori rappresentati dallo sport, tanto che la stessa Athletica Vaticana, con le Fiamme Gialle, Fidal Lazio e “Cortile dei gentili”, hanno organizzato un’asta benefica a sostegno dell’ospedale di Bergamo e la Fondazione Poliambulanza di Brescia. Asta che ha avuto la generosa partecipazione di campioni come Tania Cagnotto, Arianna Fontana, Sofia Goggia, Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Kristian Ghedina, Antonio Rossi e molti altri. E passiamo al calcio, con il campionato vaticano che è invece un torneo dilettantistico, che si svolge dal 1972, affiancato nel 1985 dalla Coppa Vaticana, disputato da squadre in rappresentanza dei vari Dicasteri e Uffici, dai Musei alle Poste, dalla Radio all’Osservatore Romano e alle Guardie Svizzere. E proprio la Fc Guardia è una delle formazioni di più antico lignaggio.«Attualmente siamo circa una trentina di giocatori. La nostra squadra è composta solamente da Guardie Svizzere ma cambia sempre, perché alcune Guardie tornano in Svizzera e altri nuovi giocatori arrivano», racconta il vice–caporale Fabio Bortoluzzi, responsabile del club.Ovviamente, nel periodo di lockdowm niente partite, con i tornei sospesi «ma i ragazzi – dice Bortoluzzi – per fortuna potevano andare nei giardini vaticani da soli per correre o fare flessioni e cercare quindi di mantenersi allenati. La ripresa dei tornei?Difficile dirlo, però magari si ricomincerà da qualche partita amichevole che quando il servizio ce lo permette, cerchiamo di organizzare».