il Giornale, 3 giugno 2020
Fincantieri, ai manager 6 milioni di premio
Il 2019 si è rivelato un anno d’oro per il top management di Fincantieri e una data in particolare resta cerchiata sul calendario: il 30 luglio scorso quando, previo via libera del cda della multinazionale italiana della cantieristica, sono maturati i benefici del primo triennio del piano di incentivi a lungo termine (LTI) con l’attribuzione, gratuita, di azioni al top management. Una valanga di azioni: oltre 6,7 milioni di pezzi, lo 0,39% del capitale, per un valore di 6,27 milioni di euro da spartire tra l’amministratore delegato Giuseppe Bono, il direttore generale Alberto Maestrini, e la pattuglia dei dirigenti con responsabilità strategiche e primarie.
Al 30 luglio il valore complessivo del pacchetto, si legge nella Relazione sulla remunerazione predisposta per l’assemblea di bilancio del prossimo 9 giugno, al prezzo di 0,92 euro per azione era di 6,27 milioni. Si tratta di un valore lordo dal quale vanno detratte, si legge in una nota del documento, «le trattenute di legge».
Al numero uno operativo, Bono, è andata la fetta maggiore. La relazione indica oltre 2,57 milioni di azioni (2,38 milioni di euro lordi) che si aggiungono alla retribuzione fissa di 950 mila del top manager calabrese e al variabile di breve termine di 617.500 euro, per un totale che nel 2019 ha sfiorato i 4 milioni lordi. Le azioni gratuite assegnate fanno balzare Bono ai piani alti della classifica dei top manager delle società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato. Se si considera la classifica ’pay watch’ elaborata dal Sole 24 Ore, che tiene conto di tutti i compensi monetari e del controvalore di azioni gratuite nel momento in cui matura il diritto a ricevere i titoli, il numero uno operativo di Fincantieri nel 2019 risulta alle spalle di Descalzi dell’Eni (5,69 milioni) e di Starace dell’Enel (5,4 milioni) ma davanti a Gubitosi di Telecom (2,97 mln), Del Fante di Poste (2,3 milioni) e Profumo di Leonardo (1,75 milioni).