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 2020  giugno 03 Mercoledì calendario

Quelli che sostengono che il virus non c’è

Il grande vecchio che manovra il pianeta non è più il finanziere George Soros: con la pandemia mondiale da Covid-19 il frastagliato mondo complottista ha trovato un nuovo nemico: Bill Gates, ex uomo più ricco del mondo, colpevole – secondo i negazionisti del virus - di puntare a una «sterilizzazione di massa». Cambiano le argomentazioni e le fasi politiche, ma il frame rimane lo stesso che in questi anni ha portato acqua al mulino del populismo nostrano, dal sovranismo leghista ai 5 Stelle: il richiamo continuo alla libertà di pensiero e all’essere controcorrente per legittimare l’attacco alla scienza e alle competenze, l’odio verso le istituzioni e i “media mainstream”, la fascinazione per l’uomo forte. Con l’estrema destra che anche stavolta, in varie forme, tenta di cavalcare paure e frustrazioni sociali diffuse. In questo caso, la teoria è che il coronavirus non è mai esistito nelle forme che conosciamo, ma è anzi una macchinazione del potere mondiale per assoggettare i popoli. Del resto, una certa resistenza a guardare in faccia la realtà l’hanno dimostrata anche capi di Stato come Jair Bolsonaro e Donald Trump, con i suoi consigli sulle dosi di disinfettante da iniettare e i raggi Uv cui esporsi. 


La galassia negazionista a 5 stelle
Il consigliere regionale Davide Barillari e la deputata Sara Cunial sono solo l’avanguardia di una galassia M5S ancora molto legata al complottismo no vax. Entrambi espulsi pochi mesi fa, hanno fondato insieme all’ex parlamentare Ivan Catalano il Movimento R2020 al grido di «Facciamo valere il nostro Diritto alla (R)esistenza e al Dissenso. Chiediamo l’immediata sospensione dell’emergenza per Coronavirus, il ripristino della Costituzione e il rispetto dei nostri diritti». Non vengono a caso dal M5S perché l’ideologia no vax e complottista (dalla Trilateral a Big Pharma) è stata a lungo promossa da Grillo e Casaleggio attraverso il blog. La conversione alla scienza è arrivata molto dopo, come ha testimoniato la senatrice - fuoriuscita anche lei, ma per ragioni opposte - Elena Fattori. Fino a far firmare a Grillo il manifesto per la Scienza del professor Guido Silvestri, senza che questo gli impedisca di ospitare ancora sul nuovo blog i dotti interventi di Diego Fusaro.


Le connessioni con la Lega
È questo l’asse che ha sempre legato i giallo-verdi. Ancora oggi nel M5S ci sono sovranisti come Pino Cabras che - sull’Antidiplomatico (rivista on line che riabilita regimi, da quello siriano di Assad al venezuelano di Maduro) scriveva, ridimensionando la portata del coronavirus, «eccoci qui, in un mondo in cui da sempre sono esistite le malattie e le influenze stagionali, ma che solo da qualche anno le vede come una guerra spaventosa nonostante i morti siano in declino e non certo grazie ai vaccini». Cabras è stato capogruppo M5S in commissione Esteri alla Camera ma che dire del senatore 5stelle Gianluca Ferrara, che nel 2017 metteva in guardia dal «fascismo sanitario » per via dell’obbligo vaccinale? La rete parte da Claudio Messora e del suo videoblog Byoblu e arriva a Silenzi e Falsità, sito creato dal fratello di Pietro Dettori, il socio dell’associazione Rousseau ora spin doctor di Luigi Di Maio (il primo post della sezione Salute recita: «Si è diffusa una paura ingiustificata, è stato il virus più mediatizzato della storia»). Messora è stato il primo capo comunicazione M5S al Senato, per lui lavorava Rocco Casalino: era lì per diretta emanazione di Casaleggio ed è ora il più acceso tra i negazionisti del web. Il ponte tra mondo 5 stelle e Lega è stato a lungo il senatore Gianluigi Paragone, che con i no vax ha marciato a Pesaro nel 2017. Ma non bisogna dimenticare il ruolo degli europarlamentari no euro della Lega Antonio Maria Rinaldi e Francesca Donato: il primo cura il sito Scenari Economici, il cui ultimo post recita «sempre più voci si alzano contro lo scempio fatto dal governo e da pseudo scienziati» e parla della «difficoltà del sistema di trovare nuovi morti da coronavirus che in realtà sono quasi tutti morti di altre cose». La seconda nel 2017 attaccava lo scienziato Roberto Burioni paragonando i vaccini agli esperimenti dei nazisti. Sui territori la Lega non è da meno: la consigliera comunale di Ferrara Catia Pignatti, terrorizzata dall’arrivo di un vaccino anti-Covid, ha avvisato: «Schifezze in corpo non mi obbligherete mai a metterle!».


Integralisti cattolici
Ci sono poi i cattolici nemici di Papa Francesco. “Il Sofista” è un profilo Twitter molto noto nella galassia nazionalista: «Che c... gliene frega a Famiglia Cristiana se Pappalardo ha dietro un popolo ridotto alla fame da un governo imbecille, ridicolizzato con mascherine mentre in Svizzera, in Croazia, si vive liberi e si lavora? Che gliene frega all’élite miliardaria bergogliana, del popolo?», recita una delle sue molte intemerate social tese a ridurre il Covid a una semplice influenza. Per la scrittrice Silvana De Mari, integralista cattolica del Family Day che per settimane ha invitato a ribellarsi alle mascherine, «ora comincia il regime ed il rischio della sottrazione dei bambini ». Anche la decisione di Francesco di conformare la Chiesa alle restrizioni durante il lockdown sono state motivo di protesta: «Con gli eccessivi timori per la salute fisica, sembra che si dia cieca obbedienza a Cesare, facendolo persino entrare in chiesa», scrive padre Giuseppe Tagliareni su Informazione Cattolica.


Rossobruni
Tra i cantori della cospirazione non poteva mancare Diego Fusaro. Studioso di Carlo Marx ma sempre più legato all’estrema destra, no vax convinto e ospite fisso anche sul blog di Beppe Grillo, è tra quelli che sostengono che «il noto araldo del turbocapitalismo no-border» Bill Gates abbia ordito una trama mondiale per diffondere il virus e ora vendere al pianeta il vaccino. Con due obiettivi: fare soldi e controllare le masse. La nebulosa ricostruzione nasce dalla “profezia” del fondatore di Microsoft nel 2015, quando mise in guardia contro il pericolo di una pandemia. A lui si aggiunge Fulvio Grimaldi, ex giornalista di Rai 3 e Liberazione, che ha già scritto un instant book sul tema ( Cambiare il mondo con un virus), secondo il quale «il tritapensiero, nel quale siamo stati inseriti da molti anni, ha di nuovo spurgato il dogma». Lo riprende proprio L’Antidiplomatico, che descrive il coronavirus come «coltello che è finito nelle mani delle élite per arrivare ad un potere assoluto e totalitario».