Il Sole 24 Ore, 2 giugno 2020
La Norvegia recupera batterie di auto elettriche
La Norvegia chiude il cerchio. Nell’unico Paese in cui l’auto elettrica (grazie a generosi sussidi) è già un fenomeno di massa sorgerà l’anno prossimo anche uno dei maggiori impianti europei per riciclare litio, cobalto e altri metalli contenuti nelle batterie. A realizzarlo, con una capacità di recupero di 16mila pezzi l’anno, sarà Hydro Volt, joint venture tra il gigante dell’alluminio Norsk Hydro e Northvolt, società svedese che in tre anni di vita ha saputo raccogliere fiducia e finanziamenti sufficienti per affermarsi come uno dei protagonisti del settore in Europa. L’investimento da 9,3 milioni di euro è stato deliberato nonostante il coronavirus, che ha aggravato la crisi dell’automotive. Il segmento dei veicoli elettrici del resto sta reggendo bene nella Ue, con vendite in rialzo del 56% nel 1° trimestre mentre le immatricolazioni totali crollavano di un terzo. E i fondi per la green economy non mancano,per chi sa approfittarne. Northvolt è maestra. Fondata da due ex manager Tesla nel 2017 con il sostegno della Ue, la startup nel 2018 ha ottenuto dalla Bei un prestito agevolato da 52,5 milioni e nel 2019 ha raccolto oltre un miliardo da privati, tra cui Volkswagen, Goldman Sachs e Ikea: fondi con cui ora sta costruendo anche una gigafactory di batterie in Svezia.