ItaliaOggi, 30 maggio 2020
Periscopio
Ora l’importante è vendere e saranno i commercianti adesso a metterci l’ingegno e la fantasia necessaria, non certo i burocrati romani. Francesco Alberoni, sociologo. il Giornale.
All’inizio ho avuto la vita dura in Germania. Quando lavoravo alla Süddeutsche Zeitung, arrivavano lettere di protesta: «Non potevate assumere un giornalista tedesco?». Nessuno mi ha mai regalato niente. Quel tempo è finito, grazie a Dio. Giovanni di Lorenzo, direttore di Die Zeit (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Giornalisti ingegnosi possono scrivere articoli eloquenti elogiando o demolendo lo stesso personaggio indifferentemente. Fabrizio Rondolino, L’Italia non esiste (per non parlare degli italiani). Mondadori, 2011.
Il momento è difficile ma io cerco di essere ottimista. In fondo, Expo ci fu aggiudicata nel 2008 e anche allora eravamo nel bel mezzo di una crisi mondiale: allora era una crisi economica, oggi un’emergenza sanitaria. Letizia Moratti, ex sindaco di Milano (Giannino della Frattina). il Giornale.
Trinità dei Monti, candida e deserta, è sogno e sgomento assieme. Dove sono, dove siamo tutti, e quando torneremo? Gucci, Prada, Bulgari, fila di saracinesche calate o vetrine vuote. Solo i tuoi passi per via del Babuino, fino al grande catino di piazza del Popolo. Sotto a Ponte Regina Margherita il Tevere è color del fango, fermo – sembra il sangue lento nel cuore di Roma. Dal fondo di via della Conciliazione lo sbarramento delle camionette dell’Esercito davanti a San Pietro risveglia ancora angoscia: c’è la guerra? Ma dov’è il nemico? È invisibile, è fra noi, è nel nostro fiato. Marina Corradi, scrittrice. Avvenire.
Nessuna gramaglia se il fricchettone di Mazara del Vallo, il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, anticipasse l’uscita dopo due anni di devastazioni. Il responsabile della Giustizia che abolisce la prescrizione equivale a un contadino che coltiva gramigna. Ma che il suddetto sparisca per un discutibile agguato tv di un discusso pm in una classica lite siciliana su chi è più antimafioso non mi sta bene. Preso da ghiribizzo, il componente del Csm, Nino Di Matteo, ha interrotto una trasmissione su mafia e dintorni, con una telefonata per fatto personale, accusando il predetto Bonafede di avergli prima offerto e poi negato la guida delle carceri italiane. Causa del voltafaccia, il veto che le super coppole, soggiornanti in quelle gattabuie, avrebbero messo sul nome di Di Matteo. Insomma, senza provare ma ventilando, l’inatteso ospite di Massimo Giletti ha dato a Bonafede del pecorone e complice della mala siciliana. Sul malcapitato, che si vantava di essere l’Ammazzasette dei mandamenti, è caduto prima il mondo addosso e poi una gragnuola di invettive di destra e di sinistra, del pari eccitate alla vista del sangue. Giancarlo Perna. LaVerità.
Parlando con tante persone appassionate di cucina avevo l’impressione che si fossero stancate dell’esperienza ingessata, ormai uguale dappertutto. Dopo questa pandemia tutto andrà ripensato, quel livello di servizio eccelso e super lusso rimarrà solo per i ristoranti tre stelle, un po’ come succedeva vent’anni fa. Gli altri dovranno puntare su una grande cucina con una grande materia prima, ma con più semplicità. Viviana Varese, chef del ristorante Viva, una stella Michelin dentro Eataly Smeraldo, a Milano (Alessandra Dal Monte). Corsera.
Giorgio Armani nasce in un piccolo appartamento di Piacenza, con la stufa in corridoio. Il padre è impiegato alla Casa del fascio. Dopo la Liberazione, la madre confeziona camiciole e braghette con la seta dei paracadute che i soldati angloamericani hanno lasciato appesi agli alberi. Giorgio osserva e impara. Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, Buoni e cattivi. Marsilio, 2014.
La Russia, la Cina e l’Iran sono tre nazioni la cui priorità assoluta è lo sviluppo economico. Esse non hanno che una preoccupazione strategica: resistere alle provocazioni degli Stati Uniti, non fare niente. Meglio adottare un rovesciamento che sarebbe stato inconcepibile dieci anni fa, militare cioè per la stabilità e l’ordine del mondo. Emmanuel Todd, Après l’empire, Dopo l’impero. Gallimard, 2002.
Questa borghesia è stata (ed è) la peggiore di tutte le pesti, la più abominevole genia. Radicale perché attratta dalle ideologie di sinistra estrema, e chic perché mai rinuncerebbe ai propri privilegi e alla propria insolente spocchia. Roberto Gervaso, Italiani pecore anarchiche. Mondadori, 2003.
Malgrado gli incappucciati che durante la Semana santa incroci in centro a qualsiasi ora del giorno o della notte, tutto è vita durante la Semana. Sono vita le saetas, i canti senza accompagnamento che qualche ugola scelta innalza dai balconi al passaggio del corteo. Sono vita le schitarrate improvvisate in strada e le inenarrabili bevute. Casomai la morte ricomincia dopo, quando la Semana finisce e tutto riprende come prima. In Spagna gli unici momenti veramente tristi sono quelli in cui sul rito cala il sipario. Marco Cicala, Eterna Spagna. Neri Pozza, 2017.
Oggi vivo bene con i diritti dei miei libri e grazie a tutto il resto che le mie storie innescano. I miei libri hanno venduto molto. Solo Alexandros 5 milioni di copie. È tradotto in 35 lingue e distribuito in una settantina di paesi, tra cui la Cina, il Perù e la Russia. Essere popolari non vuol dire essere banali o, peggio ancora, mediocri. Valerio Massimo Manfredi, scrittore (Antonio Gnoli). la Repubblica.
«In altri tempi avrei chiesto alla gendarmeria vaticana. Però anche loro non sono più quelli di una volta. Siamo nel mirino: lobby anticattoliche, evangelici, terroristi… E qui sembra che il problema sia diventato lo Ior. Pulizia nello Ior! Laviamo le macchie dello Ior! Anche lo spettacolo macabro di un papa populista ci è dato in sorte… quante prove ci infligge il Signore» sospirò il cardinale. Altra boccata di sigaro. Aldo Cazzullo, Fabrizio Roncone, Peccati immortali. Mondadori, 2019.
Rivedo Mario Missiroli, il sorriso largo e lontano, la mani battute insieme come ad applaudire: «Ma tu non sai la pazienza di Mussolini, con loro, con tutti. Conservatori e futuristi, strapaesani e cosmopoliti, cattolici e pagani, monarchici e repubblicani, idealisti e positivisti, gli portavano l’acqua dai mulini più impensati». Piero Buscaroli, Una nazione in coma. Minerva edizioni, 2013.
E tu, gli disse l’amica, non fare il compagno Ferrarini. Sei in pigiama, che è una invenzione borghese. Guido Morselli, Il comunista. Bompiani, 1976.
Ho una tale paura della morte che preferisco rimandare.Roberto Gervaso. il Giornale.