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 2020  maggio 29 Venerdì calendario

La rivoluzione di Ted Turner

Il 1° giugno 1980 Ted Turner sale sui gradini del Techwood di Atlanta, il campus che aveva fondato, e annuncia la nascita di Cable News Network, la tv via cavo che avrebbe trasmesso notizie 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Da quel giorno il mondo dell’informazione non sarà più lo stesso.
«Oggi è difficile immaginarlo, ma un tempo la tv finiva a mezzanotte - racconta Lisa Napoli, giornalista e autrice di Up All Night sulla storia della Cnn - L’idea rivoluzionaria di Turner è quella di tenere la tv accesa 24 ore su 24, cosa possibile grazie al cavo e al satellite». L’interesse per le notizie arriva per esclusione: i film andavano già su altri canali, gli eventi sportivi erano complicati per questioni di diritto. Rimanevano le news. 
«Allora erano un po’ come i broccoli: si guardavano per dovere - ricorda Napoli - ma erano assolutamente noiose, con i conduttori ingessati in studio. Come succede spesso con le nuove tecnologie, l’adozione è stata graduale. Ci è voluto tempo». All’inizio la tv via cavo arriva a 18 milioni di americani di cui solo 2 guardano Cnn. Non c’è un evento unico che rende Cnn rilevante, ma una sequenza di fatti nell’arco di un decennio: l’attentato a Ronald Reagan nel 1981, l’esplosione della navicella Challenger nel 1986, le proteste di Piazza Tiananmen nel 1989, la Guerra del Golfo del 1991, il vero momento spartiacque, quello che catapulta Cnn per la prima volta oltre le «tre grandi» – ABC, CBS e NBC - in gran parte grazie al fatto che è l’unica rete in grado di comunicare dall’interno dell’Iraq durante i primi bombardamenti. 
«Quello che cambia è il modo in cui questi eventi sono rappresentati. È la grande intuizione di Reese Schonfeld, primo presidente e, a differenza di Turner, un vero giornalista: la versione mediata di un evento che vedi nelle notizie serali con un filmato di due, tre minuti non è la storia. La storia è il suo svolgimento, quello che succede prima, durante, dopo. È il motivo per cui all’esplosione del Challenger la gente rimane attaccata alla tv: vuole vedere cosa succede dopo allo stesso modo in cui vuole vedere la fine di un film. 
Negli anni CNN è diventata sempre più schierata, perché costretta a inseguire una concorrenza che, nata dopo, ha avuto sin dall’inizio lo scopo di dare voce a un pubblico politicamente diverso. Il risultato, oggi, è una guerra di ideologie: da una parte la trumpiana FoxNews e dall’altra Cnn. «Oggi per competere devi essere esagerato e veloce. Cnn ha reso la velocità importante, ma almeno all’inizio c’era ancora la sensazione che fosse importante anche la accuratezza».